HENRY AJUMEZE OBI
Poesie tratte dal libro “Dimple in the sand”
Hybun Publications International – 2009
Poesie tratte dal libro “Dimple in the sand”
Hybun Publications International – 2009
In the beginning, was Anioma
The sun spreads its rays
Over this land
The streaks lead my footsteps in the evening
And I run naked in Isu, barefoot, to every hut
Where footpaths snake debris of thatch-roof
Cascaded by fury of the harmattan
The labyrinth reins my soul to the moon of every song
I wait for the moon, sitting on threshold of the evening…
Suddenly in the rain, strutting about
My ass glistering with pelts of waters, harsh like sands in a cyclone
I hold on to this distant memory of waters and wind
This is Anioma, where waters flap ways in a handshake of ripples
Between the Niger and Oboshi
The deep dark silence of Okpachi
Waters circle us like a halo of frontiers
The heartbeat of Anioma is the breath of an elephant
I hold on to the distant memory of this earth, this Anioma
Over this land
The streaks lead my footsteps in the evening
And I run naked in Isu, barefoot, to every hut
Where footpaths snake debris of thatch-roof
Cascaded by fury of the harmattan
The labyrinth reins my soul to the moon of every song
I wait for the moon, sitting on threshold of the evening…
Suddenly in the rain, strutting about
My ass glistering with pelts of waters, harsh like sands in a cyclone
I hold on to this distant memory of waters and wind
This is Anioma, where waters flap ways in a handshake of ripples
Between the Niger and Oboshi
The deep dark silence of Okpachi
Waters circle us like a halo of frontiers
The heartbeat of Anioma is the breath of an elephant
I hold on to the distant memory of this earth, this Anioma
In principio, era Anioma
Il sole stende i suoi raggi
su questa terra
Striature conducono i miei passi nella sera
e io corro nudo nell’Isu, a piedi scalzi,
verso ogni capanna dove sentieri serpeggiano fra
macerie di tetti di paglia
devastati dalla furia dell’harmattan
Il labirinto trattiene la mia anima
alla luna di ogni canzone
Aspetto la luna, seduto sulla soglia della sera
All’improvviso nella pioggia, camminando sostenuto
Il fondoschiena luccicante di scrosci d’acqua,
violenti come sabbie di un ciclone,
mi aggrappo a questo lontano ricordo di acqua e vento
Questo è Anioma,dove le acque s’agitano
come gorgoglii in una stretta di mano
Tra il Niger e l’Oboshi
Il profondo oscuro silenzio di Okpachi
Acque girano intorno a noi come un’aureola di frontiere
Il battito del cuore di Anioma è il respiro di un elefante
Mi aggrappo al lontano ricordo di questa terra, questo Anioma
su questa terra
Striature conducono i miei passi nella sera
e io corro nudo nell’Isu, a piedi scalzi,
verso ogni capanna dove sentieri serpeggiano fra
macerie di tetti di paglia
devastati dalla furia dell’harmattan
Il labirinto trattiene la mia anima
alla luna di ogni canzone
Aspetto la luna, seduto sulla soglia della sera
All’improvviso nella pioggia, camminando sostenuto
Il fondoschiena luccicante di scrosci d’acqua,
violenti come sabbie di un ciclone,
mi aggrappo a questo lontano ricordo di acqua e vento
Questo è Anioma,dove le acque s’agitano
come gorgoglii in una stretta di mano
Tra il Niger e l’Oboshi
Il profondo oscuro silenzio di Okpachi
Acque girano intorno a noi come un’aureola di frontiere
Il battito del cuore di Anioma è il respiro di un elefante
Mi aggrappo al lontano ricordo di questa terra, questo Anioma
Night opens my mind
Night opens my mind
like a window
hinged on broken frames
And these hues
of memories clatter past
like a storm
that slits the mind
I walked into her room
Nondescript, littered with
relics of yesterday
askew with utensils of laughter
I walked through
the uncultured raffia
of wigs lying on the rug,
bottles of perfume
comb
unbound handouts
ear-rings
broken strings of waist beads
I flipped through the pictures
And beheld, again
the smiles that stretch
across her face
to the brink of eternity
tableaux of myriad silhouettes
on the pages
the album opens
like a cascade of jeans
And veils of pink
Songs come at me
with gusts full of dreams
And the past stands
in the ante-chamber of my hearts
threatening,
like the volcano, avalanche of katrina
erupting, detonating the shock
that exploded my soul
that Wednesday night
I stand livid
in the crossroad
of metaphors; I become one
with grief...
hinged on broken frames
And these hues
of memories clatter past
like a storm
that slits the mind
I walked into her room
Nondescript, littered with
relics of yesterday
askew with utensils of laughter
I walked through
the uncultured raffia
of wigs lying on the rug,
bottles of perfume
comb
unbound handouts
ear-rings
broken strings of waist beads
I flipped through the pictures
And beheld, again
the smiles that stretch
across her face
to the brink of eternity
tableaux of myriad silhouettes
on the pages
the album opens
like a cascade of jeans
And veils of pink
Songs come at me
with gusts full of dreams
And the past stands
in the ante-chamber of my hearts
threatening,
like the volcano, avalanche of katrina
erupting, detonating the shock
that exploded my soul
that Wednesday night
I stand livid
in the crossroad
of metaphors; I become one
with grief...
La notte apre la mia mente
La notte apre la mia mente
come una finestra
su un telaio rotto
E queste tinte
del ricordo fanno baccano, di corsa
come un temporale
che squarcia la mente
Sono entrato nella sua stanza
Ordinaria, costipata di reliquie di ieri
di sghimbescio con arnesi di risate
Ho camminato attraverso
l’incolta raffia
di parrucche adagiate sul tappeto
bottiglie di profumo
pettine
cose sparse
orecchini
lacci rotti di perline da legare in vita
Ho sfogliato le fotografie
e ho visto ancora
i sorrisi tirati attraversarle il volto
verso un lembo di eternità
quadro vivente di miriadi di silhouettes
sulle pagine
che l’album apre
come una cascata di jeans
e veli di rosa
Canzoni vengono a me
come raffiche colme di sogni
E il passato sta
minaccioso
nell’anticamera del mio cuore
come il vulcano,la valanga eruttante
di katrina,
detonatore della scossa
come una finestra
su un telaio rotto
E queste tinte
del ricordo fanno baccano, di corsa
come un temporale
che squarcia la mente
Sono entrato nella sua stanza
Ordinaria, costipata di reliquie di ieri
di sghimbescio con arnesi di risate
Ho camminato attraverso
l’incolta raffia
di parrucche adagiate sul tappeto
bottiglie di profumo
pettine
cose sparse
orecchini
lacci rotti di perline da legare in vita
Ho sfogliato le fotografie
e ho visto ancora
i sorrisi tirati attraversarle il volto
verso un lembo di eternità
quadro vivente di miriadi di silhouettes
sulle pagine
che l’album apre
come una cascata di jeans
e veli di rosa
Canzoni vengono a me
come raffiche colme di sogni
E il passato sta
minaccioso
nell’anticamera del mio cuore
come il vulcano,la valanga eruttante
di katrina,
detonatore della scossa
che aveva esploso la mia anima
quel mercoledì notte
Rimango livido
all’incrocio di metafore;
ero diventato portatore
di pena….
quel mercoledì notte
Rimango livido
all’incrocio di metafore;
ero diventato portatore
di pena….
Ajumeze Henry Obi ©
Traduzione di Federica Nightingale ©
Biografia:
Nato in Nigeria, Ajumeze Henry si laurea in Arte e Teatro presso l'Università di Calabar. Le sue poesie sono state pubblicate in For Ken, For Nigeria, un'antologia di scrittura contemporanea nigeriana edita da E. C. Osondu, vincitore del Caine Prize for African writing nel 2009,e su giornali letterari on line a sfondo poetico e politico, The Potomac, Outsider Writer's Collective, Ibhuku: Southern African Journal of literature, e AfricanWriters.com. La poesia di Ajumeze ha trovato anche ampia pubblicazione nelle pagine letterarie dei più importanti quotidiani nigeriani.
Nato in Nigeria, Ajumeze Henry si laurea in Arte e Teatro presso l'Università di Calabar. Le sue poesie sono state pubblicate in For Ken, For Nigeria, un'antologia di scrittura contemporanea nigeriana edita da E. C. Osondu, vincitore del Caine Prize for African writing nel 2009,e su giornali letterari on line a sfondo poetico e politico, The Potomac, Outsider Writer's Collective, Ibhuku: Southern African Journal of literature, e AfricanWriters.com. La poesia di Ajumeze ha trovato anche ampia pubblicazione nelle pagine letterarie dei più importanti quotidiani nigeriani.