Traducendo Einsamkeit
STANZE DEL NORD
SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO
ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS
A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale
EMILY DICKINSON
giovedì 20 settembre 2012
Federica Galetto: Nell'erba il punto, La Recherche 2012
Una nota di lettura di Elina Miticocchio sul mio e-book "Nell'erba il punto"
Grazie ad Elina e a Fernanda Ferraresso di Cartesensibili
http://cartesensibili.wordpress.com/2012/06/22/letture-elina-miticocchio-nellerba-il-punto-federica-galetto/
Federica Galetto : "Nell'erba il punto", La Recherche 2012
http://www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=114
lunedì 17 settembre 2012
CIME TEMPESTOSE - Una Poesia
Catherine Earnshaw, may you not rest as long as I am living! You said I killed you—haunt me, then! The murdered do haunt their murderers. I believe—I know that ghosts have wandered on earth. Be with me always—take any form—drive me mad! only do not leave me in this abyss, where I cannot find you! Oh God! it is unutterable! I cannot live without my life! I cannot live without my soul!
Catherine Earnshaw, possa tu non trovare riposo fintanto ch’io vivo! Dicesti che t’ho uccisa, perseguitami dunque! Le vittime sempre perseguitano i loro assassini. Io credo, io so che i fantasmi hanno vagato sulla terra. Sii sempre con me, prendi qualunque forma, rendimi folle! Solo non lasciarmi in questo abisso dove non posso trovarti! Oh Dio! Non si può esprimere! Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza l’ anima mia!
Da “Cime Tempestose”, traduzione di Federica Galetto
VAGA SULLA MIA TERRA LO SPIRITO TUO
Ululando
a fiotti si riversa il vento
nelle valli incise dalla stretta culla
d’un immenso cielo.
Piove a gocce la nube in attesa
e nel cigolare d’un sogno
s’avvita la notte ad aspettar sereno
Schioccando tuoni.
Gettata di luce sul limite vuoto
ove l’occhio sprofonda
il lume ad olio attende
Cercando oltre il buio
la fiamma si flette
e invoca
con cieco furore il suo Nome
E ghiaccio rapprende
sul cuore un cristallo
fantasmi atterriti
di urla spogliati
che pallidi scuotono l’eco deforme.
Nel sonno di veglia appaiono muti
danzando tra fiocchi di neve impazziti.
Un pensiero rapito rifugge il ricordo
D’Amore sepolto s’annienta lo sguardo
e voce risuona in fioca armonia
carpendo la mano all’addiaccio protesa
chè folle la notte fuggendo s’invola
ingoiando nel fiele un Nome ch’è Amore
Tra fiocchi gelati in eterno vagare
Per sempre a perire.
Federica Galetto
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