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Traducendo Einsamkeit

STANZE DEL NORD

SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO

ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS

A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale

EMILY DICKINSON

lunedì 19 novembre 2012

Meth Sambiase








La Poesia di Meth Sambiase si racconta e si lagna, s’infervora e si redime, s’appende ai sogni  e si rassegna, il tutto in un’atmosfera di mesta rivoluzione che vuole vincere ma non dimenticare.

I versi brevi contengono le verità del poeta, nell’intensità espressa con un piglio talvolta candido, talvolta agguerrito di chi cerca una giustizia ed una verità non lontane ma forse, proprio per questo irraggiungibili.

La vita, segreto e grata soffocanti, tiene racchiusa in sé l’instabile e il non vissuto mentre le illusioni persistono nel configurare percorsi di cui fidarsi ancora, in un rito quotidiano votato alla speranza di una vittoria, una riuscita migliore.

I versi racchiudono molto desiderio di uscire allo scoperto per riscattarsi dai tranelli dell’esistenza, la forza di imparare ancora per sbagliare ancora, o forse di  ritornare indietro e guardare ciò che si è fatto e ricordarlo come fosse la prima volta. 

Cammina da sola Meth,  anche senza il conforto degli ideali comuni e dei progetti. Pensa ad alta voce. Scende e sale in un percorso disseminato di schegge che feriscono e guariscono, lenite dagli intenti di mostrarsi nella luce e nel  riscatto. Una Poesia fatta di coraggio e lucida analisi che mai si perde nello sconforto ma rema contro e avanza, in un senso circolare di vita perpetua e imperfetta che vale sempre, comunque, la pena di essere vissuta.

Federica Galetto








(D’un tratto dovetti cantare –
e non sapevo perché.
-La sera però piansi lacrime amare.
Else Lasker-Schuler)





*

Storie si dondolano
si sentono tra le grate, si,
come altalene che oscillano e forano
ma la rimembranza è il viaggio d'andata
e la s'imbusta
io
tu
mai noi
forse un arcipelago forse un umano vulcano
una giornata che deve quadrare
una quadra, una conta
e conto uno
e conto un errore
uno specchio d’inganni
ma devo mostrarmi:
lascia che mi illuminino e possa risplenderti.


*
Anche i gatti sono sacri
seppur distratti, come mia madre di ventre
che mi ha perso quando sono nata
nella nidiata sotto un cavolo cupo
e non mi ha ancora ritrovata.

*

Insonne pensa all'inferno
che potrebbe essere vivo davvero
nell'oltre di un sonno perso
così l'immagina, tappando gli occhi le finestre,
dai segreti e dalle grate come meandri
soffocanti per l'immensa vita non vissuta,
in recessione di prudenza e stagni
dove dorme, e manualmente
s'oppone o si converte alle voglie
a groppa di cause perse e perdute
le radici d'illusioni malnate
in poco respiro, ruotando in ogive perfette.
Ruotante, ha comprato dei semi
e dei raggi di luce nuova
che appenderà perpendicolarmente
alla quadreria dell'ultimo letto,
quasi un capezzale del purgatorio
dove genuflettere e chiedersi perdono


ma Giuda era ad un tiro di schioppo
e ha figliato come le perle nei fiumi.


*

Allora lei, aspetta di risorgere
così tornando indietro bestemmierà su se stessa
artigliando con le unghie
ma il viaggio sarà breve
- siate comodi -
dalla riva del Nilo al suo delta
solo un volo di mosche
a perdersi in una resurrezione.

******

Due estratti da Leporis, (in)canti matrigni



******

Ho  visto  di  notte  il  mio  trapasso.
Ero  al  centro  del  vortice
tu  mi  sorpassavi  
e  quadravi  la  mia  spirale.
Avevo  un  ragionevole  ronzio
che  mi  assicurava  al  mondo  
come  anarchica  sognatrice.
Mi  hai  indicato
e  son  caduta  dalla  tana  delle  spine.

*

E' nel limite
pur si gode la forma che dissolve
una curva piena d'acqua
e fra le mani le cosce, a contare
il trascorrere corporale del disgelo
e tu dici che la colpa è nell'essere
di marzo nata in sottoveste
ghirlanda di sirena in allarme
che gode a girare le spalle e gli abiti
a chiazze di chimera negli armadi;
il canto della nuova stagione
se arriverà, ne scioglierà di brina i sensi.



Biografia:

Meth è Simonetta Sambiase. 
Studi artistici (MIchele Sovente come docente di Letteratura contemporanea) e la passione della scrittura. Ha vinto nel 2011 il Woman in Art, sezione poesia, presidente della giuria Milo De Angelis da cui nasce il libro con la raccolta vincitrice Coniugazione Singolare, postfazione della giuria del WIA
Nel 2012 è stata segnalata al premio Giorgi, ed è stata scelta nel concorso per la V edizione di 8 poetesse per l'8 marzo. E' fra i finalisti del premio Verba Agrestia X edizione 2012, II Posto al Concorso di Poesia Città di Fusecchio 2012.
Libri di poesie pubblicati: Tempo inaspettato e Una Clessidra di grazia, edizioni Rupe Mutevole.
Una Clessidra di Grazia ha ottenuto il terzo posto del premio Leandro Polverini del 2011.
A dicembre 2011, la plaquette   Leporis (in)canti matrigni, edizioni Limina Mentis.
E' stata segnalata nel 2011 al XIII premio San Vitale di Bologna e al II Premio Franco Fortini
Varie partecipazioni in antologie, le ultime in uscita sono A che punto è la notte,  Ai Propilei del cuore, Edizioni Cfr, e Il Coro, edizioni LunaNera.
Ha curato i progetti culturale di Duplice complice e Senza abbassare lo sguardo, Fibrarosa (inserito nei Biblioday 2012 di Reggio Emilia)
Tra le cose del passato, presenze in alcune antologie, fra le quali Fragmenta,  della casa editrice Smasher, per il progetto di Ulteriora Mirari e alcune raccolte di  Poesiaérivoluzione, Aletti Editrice, Edizioni Rei e Samperi editore;  nel web, l'antologia erotica di Vir-Us.
Varie partecipazioni fra cui ama ricordare  Le strade della Poesia  di Guardia Lombardi e Poesia a strappo (Crema)
Cura la pagina poetica ElegiaStella sul sito RainStars.net, ed è  redattrice del blog culturale WSF.
I suoi blog di poesie e pensieri vaghi sono su Io bloggo  e WordPress

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giovedì 1 novembre 2012

Casa di perduto sonno



Photo Imogen Cunningham






Ho scritto questa poesia dedicandola ai miei nonni: Maria e Federico. Vissero insieme per breve tempo poiché mio nonno, a seguito di un incidente sul lavoro, perse la vita poco più che trentenne, fulminato mentre riparava una centralina elettrica. Mia nonna, donna forte e straordinaria, sarta finissima, crebbe due figli da sola e visse qui, nella casa dove ora io vivo, senza mai più risposarsi. Li ricordo con un affetto immutato e delicato. La sera, quando scendono le ombre, i loro passi mi fanno compagnia e il loro ricordo s’addensa e mi culla.




CASA DI PERDUTO SONNO


In questa casa di perduto sonno,
che la nebbia in fioca luce respira appena,
e le finestre di colli
e le pianure allargate sul Tempo spurio,
i rumori quieti su per le scale di ripida memoria.
La voce degli alberi  s’allena nel vento,
cielo scuro puntellato di stelle,
colmo il soffitto d’intraviste storie
appese a vagolare rimpianti d’estate.
Sulla terrazza una faina s’addorme,
stanca di rincorse ai tetti,
riemerge il fiato stillato nell’aria ferma.

Shhhhhhh…si svegliano i bambini
scarmigliati e inermi,
un abbraccio inghiottito è fantasma,
le gonne imbastite sul tavolo,
i gessi e i fili da punto perfetto
sul comò della sposa.
Vuota la sala prove nel salotto buono,
le ombre delle signore eleganti si rincorrono
e tu china a imbastire orli come scultura
mai scalfita che t’affanni, senza uomo né
vita, a vestire sogni d’altri.

In questa casa di perduto sonno s’accorcia
la distanza e la luce, un lusso che prese
la sua vita e la tua nel giorno più lungo
della giovinezza remota, quando aspettavi
sulla soglia il suo ritorno, l’abito verde acqua
con collo di pizzo  e mio padre a corrergli
sulla strada incontro.
Vi vedo ancora abbracciati nel sole di maggio
dove nulla scopriva il futuro e la vita
sbocciava robusta, fra i boschi e i campi,
quando le cicche spente fra le labbra ornavano
un sorriso a metà, i bambini ridevano allacciati
al collo e nell’aria il profumo di tiglio infieriva
con dolcezza su quell’amore breve.

Nel ripido andare all’indietro vi sento,
sferragliare con pressa il side car rosso,
la bellezza della campagna assolata e gli
occhi fieri di modernità raggiunta.
Sposi diletti, asserviti all’amore, è qui
che vi rivedo, per sempre uniti, nel bisbigliare
ardito d’una passione indenne, al Tempo.


Nightingale
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