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Traducendo Einsamkeit

STANZE DEL NORD

SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO

ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS

A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale

EMILY DICKINSON

giovedì 27 ottobre 2011

venerdì 21 ottobre 2011

Mary Blair

Mary Blair (21/10/1911 – 26/07/1978), nata Mary Robinson, è stata una grande artista americana oggi ricordata sopratutto per il suo lavoro con la Walt Disney Company. Blair ha prodotto molti straordinari concept art tra i quali “Alice nel paese delle meraviglie”, “Peter Pan” , “Cenerentola” , “I tre Caballeros” e “Saludos Amigos”. Ha anche collaborato per il character design di un’attrazione interna al parco Disney (It’s a Small World), come alla realizzazione di un’enorme mosaico all’interno del Disney Contemporary Resort. Successivamente ha realizzato centinaia di illustrazioni per pubblicità e libri per bambini, come ad esempio il famoso “I Can Fly” di Ruth Krauss. Blair è stata poi insignita del titolo di “Disney Legend” nel 1991, una delle prime donne a ricevere questo onore.

Il suo stile e il suo eccezionale senso del colore, precursore e innovativo negli anni 50′ è attualissimo ancora oggi. Oggi ricorre il 100°anniversario della sua nascita.

























giovedì 20 ottobre 2011

"Acqualuna" di Ada Crippa

“Acqualuna” è la nuova raccolta poetica di Ada Crippa per i tipi di Onirica Edizioni. Una raccolta che sin dal primo sguardo appare lieve ed altalenante, sospesa fra le mezze tinte del cielo e del mare. Nei versi brevi e mai prevaricanti, il lettore si immerge in una dimensione di sogno palpabile, fatta di polvere di luna e spuma del mare. L’io poetico acquista man mano una forza che trascende le parole portando per gradi a comprendere senza sforzo alcuno l’ integrazione dell’uomo con le forze naturali, forze da cui trae la propria dimensione onirica e reale, laddove l’interscambio fra parola e immagine diventa una collezione di minuscoli quadri ad olio che rappresentano il paesaggio umano. Esistono in queste poesie molte sfumature di colore che vanno dall’azzurro tenue al nero della notte o delle insidiose acque lacustri, in un percorso ricco di riferimenti alle domande dell’esistenza (Dove vado se il luogo/a cui tendevo già mi ospita?/sostare/bagnarsi i piedi nell’acqua del lago/ e le mani/il viso/guardare poi il sole/e la luna ad occhi chiusi), ed ecco che dalle questioni più profonde dell’essere riemerge da profondità (in)sondate una speranza mitigata dai desideri costruiti giorno per giorno, fuori e dentro dimore mentali o reali (Da dimora in dimora/vado cercando pareti affrescate/da tenui colori magari fontane[…]) che contengono e trattengono antichi segreti per poter vivere un’esistenza meno lontana dall’Amore che nasce dal liquido originario che tutto contiene, una sorta di culla amniotica da cui tutti si proviene e alla quale vorremmo ritornare, in perfetta armonia (quelle stanze azzurre/come l’acqua e il cielo/da cui siamo venuti). Dell’amore, spesso imperfetto, recante dolore, Ada Crippa dipinge simbolicamente i contorni, ne lascia intravedere le tracce sulla sabbia di una spiaggia sconosciuta e non cercata per poi abbandonarsi al monologo di se stessa travolta dai ciottoli marini portati dall’onda che travolge e schiuma. C’è disincanto e magia nel tentativo di osservare la mitezza dello scorrere dei giorni, uno scorrere ineluttabile eppur prezioso per la conoscenza delle proprie radici. Il mondo rappresentato spesso come otre di squame e acque non sempre limpide, asseconda la necessità di impartire lezioni senza rigore, adagiando con grazia ogni dubbio o timore fra cielo e terra e acqua e sole. La luna, compagna indimenticabile del mare, assorta si chiede e domanda, trafuga significati ammutoliti dal sogno più intenso e ne fa oro. Non c’è tregua nel rincorrersi di immagini fatate e di delicato sentire in questa raccolta, ogni tessera è parte di un mosaico perfetto e speciale in cui ognuno può rivedere se stesso come specchio di umana sembianza. Da leggere e rileggere per confortarsi e confortare, da regalare a chi ama pensare senza peso ma solo in leggera bellezza, questo libro è un meraviglioso tocco di gioia che nasce dalle onde e fino alla luna risale, per guardare meglio da lassù, dove ogni nuova speranza vive.

Federica Galetto



Tuttazzurro


Una finestra di cielo
raccolgo dalla mia stanza tuttazzurro
funi di luce m’apposta alle pupille attese
l’infinito è aperto la gravità contraria del peso




Invito

Vieni vieni che mi piace
la casa a cui mi conduci
sogno non più sogno
quelle stanze azzurre
come l'acqua e il cielo
da cui siamo venuti.




End

Saliva la strada sulla collina
e noi a mani unite
verso la luna
fu quando la toccammo
che i ruscelli seppero
della polvere dei sogni
nelle loro acque.




Ritrovarsi

Acqua, sabbia e suono d'onde
ai piedi il passo
in danza muovono.
Scissa materia in armonia
nel ritrovarsi sulla riva.



Ada Crippa






Ada Crippa è nata ad Agrate Brianza dove vive. Scrive poesie dall’età di otto anni. Proviene dal mondo operaio e dalla militanza politico-sindacale. Attualmente è coordinatrice del GLA (Gruppo Letterario Agratese) con il quale organizza eventi culturali, letture pubbliche e performance. Gestisce un sito di scrittura.

Sue pubblicazioni:
“Antimenti”- antologia a tre voci (1989)
“Vele” - LietoColle (2007)
“Libero Suono” - plaquette PulcinoElefante (2004)
“Albero” – plaquette PulcinoElefante (2005)

È presente in diverse antologie tra le quali: “Ti Bacio in bocca” – “Stagioni”- “Luce e notte” - “Milano verso Roma”- “Corale per opera prima”, Lietocolle; “Subdoli Voli” – Pragmata Edizioni; “Poeti Lombardi” G.Perrone Editore; “Donne si raccontano” - “Antologia otto marzo” – EditSantoro.
Ha ottenuto segnalazioni e premi in diversi concorsi letterari.



"Acqualuna" - Onirica Edizioni -Silloge di componimenti brevi vincitrice del concorso "Le chicche di grano" 2010
978-88-96797-24-2
Euro 6

domenica 16 ottobre 2011

Giorni di pioggia e un cappello rosso
















photo 1. Martin Munkacsi - 1934
photo 2. Vogue Italia - "Storm", Paolo Roversi
photo 3. Vogue Italia - "Storm", Paolo Roversi
photo 4. Vogue Italia - "Storm", Paolo Roversi
photo 5. Norman Parkins - 1959






Le ampolle che non ho riempito
I muri che non ho scalato
I vetri ad asciugare dopo piogge d’avanzo
Mi s’impone di regolare il passo tacendo
come se il comodino e i libri e gli occhiali
potessero parlarsi e raccontare la morte
Ma poi si introduce una luce dal mattino
Raggrumando le ombre s’apre sui discorsi smarriti
S’innalza nella mente un quadro o un colore
E parla con la lingua degli uccelli e dell’aria
Come un favolare distinto che strema e conforta
Così, senza rami m’arrampico ai ciliegi
Ai tronchi di quercia m’appoggio
Senza timore



Federica Galetto da "L'economia del silenzio"














La bellezza delle cose


Non hai mai sentito dire
che la bellezza delle cose ama
nascondersi
ed è forte quello che ho dentro
distante dalla mediocrità
ho rischiato di perdere tutto per non subirla

Non hai mai sentito dire
che la bellezza delle cose ama
sorprenderti
ed è forte quello che ho dentro
distante dalla mediocrità
ho bendato i miei occhi da tempo per non vederla

ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle
raccogliere un brivido dai tuoi sguardi
ed avrei voluto trovarmi tra le tue risposte distratte

Abbiamo vagato a lungo in quei discorsi preziosi e contorti
senza concludere
ed è forte quello che ho dentro
distante dalla mediocrità
ho inseguito il rumore assordante per non sentirla

ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle
raccogliere un brivido dai tuoi sguardi
ed avrei voluto trovarmi tra le tue risposte distratte

non hai mai sentito dire
che la bellezza delle cose ama nascondersi


Carmen Consoli

domenica 9 ottobre 2011

POETI AL GARRAFFELLO

POETI AL GARRAFFELLO, LA BELLEZZA E LA ROVINA
BACKSTAGE
PALERMO, 30 SETTEMBRE 2011



L'amico e poeta Sebastiano Adernò mi scrive :

"Ci tengo molto a trasmettere l'eccezionalità del luogo dove si tiene questo reading di Poesia.

Spero che questo video di backstage permetta di cogliere la precarietà, le difficoltà e il magnifico contrasto tra la Rovina e la Bellezza".






giovedì 6 ottobre 2011

Tomas Tranströmer Premio Nobel per la Letteratura 2011













Tomas Tranströmer si è aggiudicato il Premio Nobel per la letteratura 2011. Ecco una sua poesia – Pagina di un libro notturno – pubblicata da Crocetti Editore.





Pagina di un libro notturno


Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.

Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.

Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni.

E dietro di me
oltre le plumbee acque luccicanti
c’era l’altra costa
e i dominatori.

Uomini con futuro
invece di volti.


Tomas Tranströmer

sabato 1 ottobre 2011

D'un barlume il disincanto - Videopoesia di Federica Galetto









D’UN BARLUME IL DISINCANTO


Balzando d’un barlume il disincanto
Dei corpi molli
Allo stato d’ebbra rota
Che gira
Scaltra nel senso

Mirabile è un istante
diretto come fionda
Nell’imbriglio che cinghia
Altrove non stringe.

Se mai avessi Tempo
per credere
che la carne provata
è la mia

Stretta
al riverbero scialbo
di questo sogno stanco.


Federica Galetto
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