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Traducendo Einsamkeit

STANZE DEL NORD

SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO

ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS

A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale

EMILY DICKINSON

giovedì 21 ottobre 2010

SILVIA MOLESINI






Anke Merzbach ©









Ho visto tutte le albe




Ho visto tutte le albe, tutte
ma una luce così sottile
non mi ha mai abitata
non mi ha mai, l'alba dico,
trasformata nel suo ventre bianco
e nel suo vento bianco risanata
con rosso canto controlunare
l'alba non mi ha mai partorita, mai.
Quando raccoglie per tanti i suoi semi
e li diventa/pianta/potente.
Quando tutte quest'albe vedute
niente, ho tenuto un diario:
alle date seguivano i segni delle cose scure
e a loro l'incontro con l'altro lato
e mi sembrava diverso il chiaro.
Che mi era possibile anche senza giorno
e desiderabile anche senza data
perché mai mi ha abitata l'alba
si è fatta un giro attorno
forse mi ha un poco
(solo per poco)
allattata.




*




Il fiore di un arancio

Tu l'hai più visto un fior d'arancio?
E sai cos'è?
Discendono dal sole,
sono stati dei.
E sai perché una cosa è dio?
Sembra che un ricordo per ciascuno
eternamente ritorni
e diventi quello che continuerai
a cercare:
il fiore
di
un
arancio,
una mattina presto al mare.




*



PIERINA PAN (ho visto una folletta verde in treno)


E' qualcosa che se ne sta sbocciando
nella sua indecifrabilità e tensione:
occhi con contorno con collana
a grosse perle-bocconi ascolta Waits
o un francais, un belga (è confidenziale)
Sinatra live-roco carnevale; Cave.

Una sua dolcevita dolce verde
e più scura la maglia messa sopra
svasata sulle braccia-bretelline
ma preme su due prime mammelline
e s'infila nella cinta con le borchie.

Capelli corti esplosi in tante ciocche
e un lungo naso:
il resto è piccolino ed incalzante
boccio di gemma di albero di prato.



Silvia Molesini ©




Biografia:

Silvia Molesini, nata a Bussolengo (Vr) il 14 luglio 1966, vive e lavora come psicoterapeuta a Costermano (sempre Vr). Ha pubblicato le raccolte Nuova noia (Ibiskos ed. 1987), L’indivia (Campanotto ed. 2001), Il corpo recitato (I figli belli ed. 2004), Lezioni di vuoto (Liberodiscrivere ed. 2006), Cahiér de doléances (Samiszdat 2009), 13 algebriche mistiche (voici la bombe 2010). Ha partecipato al romanzo a rete Rifrazioni scomposte su corpo 12 e, per circa due anni, membro fondatore, al progetto Karpòs. È presente su diverse antologie, su qualche rivista letteraria (Le voci della luna, Filling Station, L’ortica, Critère, Niedergasse, Progetto Babele- Il foglio letterario- Historica), su vari siti di interesse letterario in rete ed è stata segnalata in alcuni concorsi di poesia (nel 2008 : con Esanimando al Premio Montano e al premio Mazzacurati/Russo con Cahiér corpo piccolo ). Collabora con absolute poetry, zeropoetry, viadellebelledonne, poetarum silva. Partecipa volentieri a slam e reading quando la chiamano, di solito.
Work in progress e sito di riferimento: Nascita e morte (titolo provvisorio). Letture su www.myspace.com/molesini (Alle quattro e venti circa) e su http://www.youtube.com/molesini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora grazie Federica. Mi sento accolta in un luogo di grande finezza, con un retrogusto di mistero.
Silvia

Anonimo ha detto...

Sono io cara Silvia, e i miei lettori, ad essere onorata di averti qui come ospite. La tua Poesia, a volte sfuggente eppure pregna di significati piccoli ma maestosi rende questo luogo prezioso delle tue parole e pensieri. In un modo perfetto, come solo la vera intuizione poetica sa fare, raccogli nei tuoi versi la vita nei suoi scatti più ravvicinati rendendola quadro di cose mai viste eppure da ognuno di noi assaporate. Riscrivi le potenze delle ore nascoste e mute, i ritorni e le venute di cose e persone, i respiri trafelati e le pieghe degli esseri umani così come sgorgano dal punto vivo. Sempre con un distacco che ricorda un fotogramma dimenticato, eppure presente nella composizione di una storia che continua, giorno per giorno. Un abbraccio

Federica Galetto

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