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Traducendo Einsamkeit

STANZE DEL NORD

SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO

ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS

A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale

EMILY DICKINSON

giovedì 31 marzo 2011

ANTONELLA TARAVELLA





Antonella Taravella scrive il suo "Sbocciata nelle viscere" con mano veloce,non lascia respiro, pausa, tempo per soffermarsi a pensare. Tutta l'architettura poetica dei suoi versi è costruita con veloce perizia e sensualità debordante, quasi fosse un edificio dalle finestre spalancate da un temporale o il temporale stesso, a penetrare nei corridoi dell'intimità. Intinge le dita nei percorsi ardui e mai scontati, si fa beffa di destini e trafile inevitabili, e reagisce, si scontra, s'azzuffa, beve dalla coppa del nemico e lo invita nel suo letto di fiori e aghi, lo stordisce, lo adula, lo inganna. Lo vince. Fragilità nascoste o discoste. Una corsa a perdifiato nella bocca sensuale della vita e dell'amore.

"Da ora in avanti saremo l'arma, linfa che gocciola perversa sulle nostre ciglia in preghiera" (A. Taravella)

Federica Galetto




Sbocciata nelle viscere


Confisco il respiro al tuo corpo con dita aperte,
creo rime di pelle mentre nuda m'infiammi contromano

e nelle vene sale la rivolta
come a sbocciarmi in fiore fra le labbra
livida scomposta in graffi di parole al cielo
contorto il mio muovermi crea onde
di fogliame e sospiri taciuti
temo la lamiera dei pensieri poco sotto il costato
un velo di cenere s'aggroviglia nei giorni a seguire
mentre le tue dita seguono l'ombra delle mie ossa
mi accadi di notte, fra queste lenzuola divine
all'ombra evasa di noi, nell'attimo fermo
fra le cosce a strusciarsi, timbro d'ingorda fame
e la notte si piega sul collo, nelle parole
nel dorsale frantumato dei nostri odori
colma nelle viscere ti dimentico dagli occhi
fuggendo dall'alchimia dei nostri sensi



fragmenta#4


Son tracimata in parole anarchiche
e quando piove,
fuori il tempo è freddo
come fiocchi di neve assorti









fragmenta#8


C'è il bisogno di andare e di non avere altro da dirsi e partire
come quando le parole dilatate crescevano sui palmi umidi
rami pungevano gli occhi gonfi di sguardi acerbi quando fuori
gocciolavano ombre da sudare fra le lenzuola assorte e fluide
e nell'incurvarsi delle tue labbra sulle mie quando ci esplodiamo.




Reflection [qui nel luogo e nella misura]


Ho pensato che quella goccia fosse una superstite da assolvere
un credo a gocciolare al vento, come un fiore gestito al contrario
essere, nelle ombre, nelle sicurezze note solo alle mani, nella confusione
ed esser certi, d'avere una direzione, parole da seguire a dita tremanti
collocandole nella lacrima, nei versi rovesciati, nella misura disperata
di quanto accade, voluto, da qualche parte e in qualche istante.



La liturgia degli occhi


La liturgia si sversa sugli occhi appena sotto il respiro, ma tu ed io sappiamo che il destino ha reso la vita rovinosa e malata,tutto ha un disegno e il nostro traccia due linee parallele ingovernabili, che non troveranno mai l'incrocio, non qui, non ora, non nel grembo di madre notte che trema di paura. Che ad occhi aperti, le lacrime non servono, nulla crea chiarezza che alla fine, di tregue ne ho piene le tasche, mentre mancano le parole segnate sui fianchi, i ritardi sulle gambe, la viscida inappetenza, perchè di sbranarsi si è bravi tutti è rimanere nel sangue che è un mestiere per pochi eletti. Nel credo d'ogni giorno, mi sussurro che non devo incaricare al prossimo la mia urgenza di vita, ma solo a me e devo discuterne in una riunione di condominio con festino annesso, perchè i festeggiamenti son sempre di rigore dopo, a chiarimenti avvenuti, quando poi tireremo fuori l'amore il fuggi fuggi sarà il peggiore del secolo, regalandomi dopo, le cose peggiori in pacchetti dalle carte aggraziate di rose ammuffite. Io solo mi so bastare, io solo mi so soffocare, io solo so venirmi a capo quando sto bene. Ed è nelle rarità che mi disperdo ed è tutto dannatamente bello, ha un sapore oscuro, quanto basta alla pancia per piegarsi d'amore assorto ed io so di te che m'avviluppi l'incertezza e me la coccoli con la lingua.
Da ora in avanti saremo l'arma, linfa che gocciola perversa sulle nostre ciglia in preghiera.


Fragmenti, versi e discorsi tratti da "Sbocciata nelle viscere", ed.Smasher, ed.2011





Biografia:

Antonella Taravella nasce a Verona il 2 marzo 1977, dove risiede tutt’ora.
Il mio scrivere non media, lo offro totalmente nelle contraddizioni incidendo a fuoco immagini fluide quasi organiche, rivestendo di pelle e carne ogni mia emozione in parole, con intensità, andando a fondo nell’anima e graffiando i nervi scoperti.
Partecipa a molti concorsi ed è presente in parecchie antologie.
Tre le sillogi pubblicate:
-Gravida è la notte (Ed. Lulu 2008)
-Vertigini Scomposte (Edizioni Smasher 2009).
-Sbocciata nelle viscere (Edizioni Smasher, 2011) .

Il suo blog personale:

http://nevertearusapart.worpress.com/

Inizia a scrivere nel 2006 nel blog (htpp//never-tear-us-apart.splinder.com).
È pubblicata in sei antologie:
- Notte Finta scritta a 4 mani con Giovanni Berardinelli, per
l'antologia La Notte (Ed. Giulio Perrone Editore, 2008)
- Screpolati Polsi per l’antologia Il Desiderio (Ed. Giulio Perrone
Editore, 2009)
- Inverso per l'antologia del concorso letterario Pensieri D'inchiostro
(Ed. Giulio Perrone Editore, 2009).
- Dopo il tramonto per l’antologia La malinconia (Ed. Giulio Perrone Editore, 2009)
-Nimue per l’antologia “Rosso_tra erotismo e santità”(Ed.Lietocolle, 2010).
-Girasoli di Fuoco per l’antologia del concorso letterario Il peccato tra le righe (Ed. Casa Editrice&Libraria, 2010).
-Sbocciata nelle viscere per l’antologia Il Corpo (Ed.Giulio Perrone Editore, 2010)
-Zolla per l’antologia “Il segreto delle fragole”.(Ed.LietoColle, 2010)
-L’inverno sta nella lana de tuoi maglioni, amore per l’antologia “E’ solo poesia”.(Ed.GDS Edizioni, 2010)
I concorsi e iniziative a cui partecipa:
- L’attesa, bandito dall'Associazione Culturale “RossoVenexiano”,
2008.
- Volobliquo, indetto dall’omonimo multiblog classificandosi tra i primi
quattro finalisti.
- Donna... sulle tracce di Eva, ed. 2009, indetto dall’Associazione
Culturale “Il Faro” e “Viavai” classificandosi finalista.
- Premio Lorenzo Montano, arrivando alla selezione finale, con opera
inedita inserita nell’antologia della Rivista Letteraria Anterem, 2009.
- Premio Pensieri d'inchiostro, indetto dalla casa editrice Giulio Perrone,
selezionata per l’antologia finale, ed. 2009.
-“Il peccato tra le righe” indetto da Casa Editrice&Libraria-Taranto, ed.2010.
-“Il segreto delle fragole”, diario poetico, indetto dalla casa editrice LietoColle, ed.2010.
-“Verba Agrestia”, indetto dalla casa editrice LietoColle,ed.2010.
-“Premio Laurentum 2010”.
-“La solitudine” indetto dal collettivo Poesiaèrivoluzione, ed.2010.
-“E’ solo poesia” indetto da GDS EDIZIONI, ed.2010.

4 commenti:

Francesca Coppola ha detto...

Antonella è passione carnale, dolore estremo e il suo modo di scrivere è realmente percepibile.
Bello ritrovare la sua poetica qui, in questo elegante e interessante salotto.

Francesca

antonella taravella ha detto...

io non so che dire.
quando qrrivò quel tuo messaggio io ero strafelice...ed ora qui.
con la mia amata bjork.
che dre federica...se non grazie mille...per questo post, per il tuo piccolo ma confortevole salotto.

grazie*

Federica Galetto (Nightingale) ha detto...

Grazie Francesca. Si, Antonella è umorale, sensuale, eccessiva, carnale. Ma vale la pena immergersi nei meandri della sua forte istintività e perdersi, stordirsi. Un saluto caro

Federica

morfea ha detto...

io ringrazio entrambe...soprattutto federica.

inchino*

antonella

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