Traducendo Einsamkeit
STANZE DEL NORD
SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO
ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS
A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale
EMILY DICKINSON
mercoledì 20 luglio 2011
MARIANGELA DE TOGNI
Mariangela De Togni scrive le sue poesie come trafitta da un velo di luce. Non vi sono ombre in questi versi di estrema delicatezza ma solo stupore e meraviglia. Nei suoi percorsi nella natura e nei luoghi che appaiono come mete assolate e magiche, si ritrovano i gesti dell'osservare incantati, assorti davanti alla Bellezza. La sua solitudine beata di occhiate intense ai particolari del mondo non sbiadisce e non s'appanna, arricchisce il lettore di quiete e agio, nel respirare il fiato del cuore amante della vita. Ama la vita Mariangela, e i suoi misteri, le sue ricerche mai affannate del buono che c'è in ognuno. Così, spaziando nel creato con vigile osservazione, la De Togni ci guida alla serena disposizione d'animo d'un giorno d'estate, dove luci e colori e suoni avvolgono e cullano. Una lettura molto piacevole, che lascia gioia e speranza nel cuore. Un libro che consiglio caldamente, una lettura docile e profonda sul senso della Natura e la sua Bellezza infinita, alla ricerca della pace interiore cui ciascuno anela. Un canto naturale, un sogno stretto fra le mani. Perchè il seme di magnolia faccia nascere gazzelle.
Federica Galetto
DAGLI ANFRATTI DEL CUORE
Dagli anfratti del cuore
tutto fluiva nel vento
come un sospiro.
Nell’attesa che un sole bianco
d’impronte profonde
rubate alla notte,
scavasse pensieri,
all’ombra d’un salice
dalle chiome rarefatte dal gelo
simili ad arcate d’un monastero
medievale.
La salmodia
trasporta polline di cielo
nel chiostro capace di stupore.
Facendo risaltare
i marmi policromi
elusivi come un profumo
nel soffitto a volta
che pare lanciarsi nell’infinito.
Le stesse lontananze
di comete e siepi fiorite,
dei miei soli tramontati,
appaiono diverse
là dove le brune pareti d’argilla
palpitano
al colore della lampada
rosso rubino
Nascosto, un tordo intonò
il suo canto come un oceano
di onde raggelate
nell’immobilità.
Cristallo fuso nel liquido
silenzio della sera.
CROMATICO ASSOLO
Sfoglia a volte il mare
il silenzio . Come una farfalla
sul fiore m’indossa il colore
che perdura,
nell’impressione, come voce
d’un lontano richiamo
che inneggia l’oscurità
e fa d’un leggero lamento
di coro inascoltato,
un cromatico assolo,
nel tempo che scorre,
nel battito di un respiro.
Il colore sottilmente mutevole
del cielo d’autunno,
nella penombra della sera,
mentre spoglia il pensiero
col giallo del gelsomino invernale,
s’ammanta di sottili essenze
incorniciate dai ricordi.
Senza rompere l’incanto
della solitudine.
Suadente come il vento
del deserto
nel dilatarsi della notte.
Quasi un lembo di roccia
dove nascondere
il cuore.
LA GRATA
L’amore trapassa la grata
quando è vero.
Esse danno un limite
che separando
non dividono.
Ed è là il segno
dove mancano calcolo
e misura. Ed è risposta
al Tutto che scava dentro
un abisso di libertà.
ESTRATTI DAL CUORE
I pensieri oggi sono
grani estratti dal cuore.
Senza luogo né tempo.
Screziati di silenzio,
trasparenti come l’acqua,
fragili, tra increspature
sottili al centro dove
lo sguardo si frange
nel cerchio della ciotola
affogata di stelle
la notte.
E risorge l’eco nell’alba
appena verso il mare.
Verso la sete libera
dove, più estremo,
è il grido del sole.
QUESTO BAGAGLIO BREVE
A che tende
questo bagaglio breve
del cuore
nella notte sola
se in un giro d’albe
nel dipingersi del cielo
un fiore nel deserto,
piccola cenere di luce,
comparirà avvolto
di bellezza.
E’ immenso il mare.
Uno spazio diviso
dagli ulivi raccolti
in un pianto di rugiada.
E le stelle a ripetere
i profumi della notte
in cieli di velluto
come conchiglie di gioielli
piene di diamanti.
Ma a promettere la gioia,
a chi si lascia sconvolgere
dalla sua voce calda
di colore nell’ombra
della solitudine,
nell’ arco di un silenzio
che muta il volto
e l’essenza di ogni cosa,
è Colui che dorme
sul fondo della nostra barca,
ed è passato nei ripostigli
del nostro tempo.
Perché il seme di magnolia
faccia nascere gazzelle.
FU IL NIDO DEL PETTIROSSO
Fu il nido del pettirosso
a risvegliare il sole
sul candore nuziale
degli ulivi infreddoliti
dal vento che faceva
fremere l’alba.
Il mare tratteneva ombre
azzurrine
fra bagliori rosati
come nel compiersi
di una solenne liturgia.
Questo evento di stupore
che danza nell’anima,
è forse il volto di Dio,
la sua voce che salva?
Lembi di roccia ametista
sussurrano l’attesa
all’acero sull’angolo
della strada.
In un mormorio di sillabe.
Come una salmodia
impastata di sale.
SULLO STELO DEL VENTO
A volte,
quando la notte
si raccoglie sullo stelo
del vento,
un’onda di pensiero
mi sorprende,
nel silenzio,
come se la solitudine
fosse un sospiro
lungo
del cuore.
Perché freme, perché
vibra l’anima,
libellula abbacinata
dalla luce?
Intrisi di lontananza,
come scampoli
di sabbia bianca
dietro grigie mensole
di roccia,
indossiamo
l’umile saio che ci copre
la voce
nello stupore di tanta
beatitudine.
OGGI FINALMENTE
Oggi
nel silenzio profondo
che scava il cuore
come se da una roccia
fiorisse
la solitudine
finalmente
fiore.
Oggi
nel chiaro cielo
che si dipinge sul ciglio
del pensiero
finalmente
un piccolo cerchio
di luna
seguito da una stella
lucida d’oro.
Oggi
finalmente
sull’orizzonte appare
vestita di mare
la conca frantumata
della memoria
nello stupore profondo
di una foschia
leggera
come una trina.
Oggi
finalmente
il sole stringe gli ultimi
lembi di buio
la luce si fa azzurra
ei ciliegi in fiore
avvolti in una nuvola
di petali bianchi
sembrano seguire
le vie del vento
che soffia da oriente.
Oggi
finalmente
una conchiglia di vetro
e ardesia
fra le onde
trattiene la luce
come se il cuore
volesse perdersi nell’eco
lunga
di una lontananza
che regala
arcobaleni.
QUEL SAIO DI CIELO
Quel saio di cielo
a picco sul mare.
Quel tremito breve
di luna
sulle cose. Un’ombra
appena.
Su un ponte a navigare
con le stelle.
E ORA TU MI CHIAMI
Ritornando
da quel rifatto silenzio
un’ala bianca
solcò l’aurora in brividi
d’infinito.
E memorie
mi venivano incontro
con la voce del mare.
Passavano restavano indietro
a ridire salmodie inconsuete
nelle arcate di perla
delle conchiglie
glissando su tutte le corde
del cuore.
Il cielo intarsiato di lavanda
con ancora il profumo
della luna
scorreva le sue pagine
liquide di luce
sulla geometria dei pensieri.
Quali segreti nel lungo sospiro
del vento all’orizzonte?
E ora tu mi chiami
dal tempo che s’aggroviglia
come un ventaglio cromatico
sulle radici della vita.
Nell’umile bagaglio
dell’attesa.
NON SARO MAI SOLA
Non sarò mai sola
ad ascoltare il silenzio della notte,
né si perderanno i pensieri
sulla soglia del cuore
finché la luna sosterà
sull'arco dell'orizzonte.
Anche il sole ramato
che si specchia nell'ovale
di una pozzanghera
infreddolita dal gelo,
parla, oggi, nel tiglio
dalle foglie argentate di brina,
nel lungo sospiro solitario.
Nei passi ovattati dalla neve.
Non sarò mai sola
ad attendere l'aurora
con ancora le stelle
affisse al firmamento.
Finché sentirò il canto
dei canneti e nei cespugli
di rovi il pettirosso.
Lo scorrere del torrente
verso il mare.
E lo stupore dentro
la mia anima.
Mariangela De Togni, da “Fiori di Magnolia” Edizioni Helicon 2011
http://www.edizionihelicon.com/pagine/indice.asp?ind=360
Biografia:
Mariangela De Togni, nata a Savona, è suora Orsolina presso l’Istituto Maria Immacolata di Piacenza. Insegnante, musicista e studiosa di musica antica. E’ membro dell’Accademia universale “G.Marconi” di Roma. Ha pubblicato numerose raccolte di versi: Non seppellite le mie lacrime (Seledizioni, 1989), Nostalgia (Seledizioni,
1991), Una voce è il mio silenzio (Ibiskos Editrice, 1995), Chiostro dei nostri sospiri (Ibiskos Editrice 1997), Profumo di cedri (Ibiskos Editrice, 1998), Un saio lungo di sospiri (Ibiskos Editrice, 2000), Flauto di canna (Ibiskos Editrice, 2004), Nel sussurro del vento (silloge inserita in Quaderni di letteratura e arte Angeli e Poeti n.9 Guido Miano Editore 2005). Nel silenzio della memoria, silloge inserita nella mini-antologia Le Visioni del verso (Helicon Editrice 2008). A questo farà seguito Cristalli di mare (Ibiskos Editrice 2010). E’ presente nel Dizionario degli Autori Italiani del Secondo Novecento (Helicon 2002), nelle Storia della Letteratura Italiana Contemporanea (Helicon Editrice), nella Storia della Letteratura Italiana(Guido Miano Editore 2005), nel Nuovo Dizionario della letteratura Italiana (Helicon Editrice 2010), in agende e antologie di poesia contemporanea. Suoi testi poetici sono pubblicati su diverse riviste. Ha ottenuto numerosi premi e segnalazioni di merito in concorsi letterari. Tra i più recenti: “Le Stelle” (Savona), “Abbazia
del Cerreto” (Lodi), “Borgo Ligure” (La Spezia), “Premio alla Carriera” (Santuario Madonna di Gaggio), “Val di Magra – Roberto Micheloni” (la Spezia). “Borgo Ligure” (Santa Margherita Ligure),“Città di Salò” (Salò) “Portus Lunae” (Sestri Levante).
Inserita in “Lettera in versi”, rivista on-line di Bombacarta a cura di Rosa Elisa Giangoia e Margherita Faustini. Scrive nel sito di Poeti e poesia.
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3 commenti:
la scrittura di Mariangela solleva e spinge a contemplare ciò di cui ogni giorno si nutre l'occhio
leggo e guardo da e tra i fili che compongono la distanza, il silenzio e poi la gioia,grande compagna di ogni cuore
ringrazio Federica per la sua proposta e presentazione
Elina
Grazie Elina, anche da parte di Mariangela. Una lettura molto serena e vicina al cuore questa di M. De Togni.
Federica
Grazie di cuore, per la bella recensione a Federica Galetto, a Elina e a Federica Nightingale che ha saputo darmi, con squisita gentilezza, spazio nel suo blog.
Mariangela
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