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Traducendo Einsamkeit

STANZE DEL NORD

SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO

ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS

A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale

EMILY DICKINSON

venerdì 1 giugno 2012

Anna Maria Curci traduce Christian Morgenstern




E' con grande piacere che ospito fra le mie pagine Anna Maria Curci con sue traduzioni di Christian Morgenstern. Sue anche le note di lettura ed esplicative.





§



Christian Morgenstern (1871 - 1914) compose i Galgenlieder (Canti della forca) durante il suo soggiorno a Berlino, iniziato nel 1895. Sono componimenti poetici che all'epoca furono riproposti con grande successo dai più celebri cabaret berlinesi. Successivamente, nel 1905, furono raccolti in volume. Dai Canti della forca propongo, seguita dall’originale, il Canto dei gabbiani.



Christian Morgenstern

Canto dei gabbiani

Han tutti l’aria, i gabbiani,
di avere il nome Emma.
Ratina bianca indossano
e di granaglie impallinar si fanno.
Non sparo, io, ai gabbiani,
vivi li preferisco - -
con pan di segale li nutro
e zibibbo rossiccio.
Umano, neppur per caso il volo
dei gabbiani raggiungere potrai.
Dovessi chiamarti Emma, accontentati
allora di aver pari sembiante.

(traduzione di Anna Maria Curci)


Möwenlied

Die Möwen sehen alle aus,
als ob sie Emma hießen.
Sie tragen einen weißen Flaus
und sind mit Schrot zu schießen.
Ich schieße keine Möwe tot,
Ich lass sie lieber leben --
und füttre sie mit Roggenbrot
und rötlichen Zibeben.
O Mensch, du wirst nie nebenbei
der Möwe Flug erreichen.
Wofern du Emma heißest, sei
zufrieden, ihr zu gleichen.

Qui http://www.christian-morgenstern.de/dcma/index.php5?title=M%C3%B6wenlied la traduzione in italiano di Anselmo Turazza http://www.christian-morgenstern.de/dcma/index.php5?title=Palmstroem_e_altri_Galgenlieder, insieme alle versioni inglese e olandese.

Di Morgenstern trovo irresistibile la capacità di mettere in rima il sarcasmo, con un'attenzione formale che sembra contraddire, ma in realtà consolida e conferma, il suo slancio dissacrante. Proprio così, prodigiosamente e con esiti raramente eguagliati, il sarcasmo si fa 'leggero leggero', prende il volo e traversa epoche, giungendo a noi con la forza e l'impatto inaspettato di un allegro e sonoro manrovescio. Anche in questo vedo vicini Christian Morgenstern e Thomas Bernhard, il quale amava parlare di scrittura come "Selbstwatschen", "autoschiaffeggiarsi", ovvero, come mi è capitato di scrivere una volta, "Soliman rovescio".
http://muttercourage.blog.espresso.repubblica.it/cronache_di_mutter_courag/2010/07/soliman-rovescio.html

Palmström, la poesia che appare qui nella mia traduzione seguita dall'originale in tedesco, è anche il titolo di un volumetto di poesie che risale al 1910 e il nome del personaggio di fantasia attorno al quale ruotano diverse poesie del ciclo.

Christian Morgenstern

Palmström

Palmström sta presso uno stagno
spiega un fazzoletto rosso:
Sulla stoffa c’è una quercia
ed un uomo con un libro
Palmström soffiarcisi il naso non osa, -
Di quegli allocchi è della schiera
che sovente, ratta e fiera,
del bello assal reverenzial paura.
Delicato lui ripiega
Quel che vien dal dispiegare,
E nessun maledirà
Se insoffiato ripartirà.

(traduzione di Anna Maria Curci)

Palmström

Palmström steht an einem Teiche
und entfaltet groß ein rotes Taschentuch:
Auf dem Tuch ist eine Eiche
dargestellt, sowie ein Mensch mit einem Buch.
Palmström wagt nicht, sich hineinzuschneuzen, -
Er gehört zu jenen Käuzen,
die oft unvermittelt-nackt
Ehrfurcht vor dem Schönen packt.
Zärtlich faltet er zusammen,
was er eben erst entbreitet.
Und kein Fühlender wird ihn verdammen,
weil er ungeschneuzt entschreitet.


Qui http://www.christian-morgenstern.de/dcma/index.php5?title=Palmstr%C3%B6m è possibile leggere, accanto a una traduzione in norvegese e a una in esperanto, la traduzione in italiano (1955) di Anselmo Turazza



Anna Maria Curci è nata a Roma, dove vive e insegna. Scrive sul blog “Cronache di Mutter Courage“ http://muttercourage.blog.espresso.repubblica.it/, su “Unterwegs/In cammino” http://ws081amcu.wordpress.com/ ed è tra i redattori di “Poetarum Silva” http://poetarumsilva.wordpress.com/. Suoi testi sono apparsi su riviste (Frontiere; Journal of Italian Translation; Traduttologia; Periferie; Il 996 – Rivista del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli) e antologie (La notte, Roma 2008), sui blog La dimora del tempo sospeso http://rebstein.wordpress.com/, La poesia e lo spirito http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/ ,Neobar http://neobar.wordpress.com/ , Carte sensibili http://cartesensibili.wordpress.com/, VDBD- Viadellebelledonne http://viadellebelledonne.wordpress.com/, e sul sito “Poeti del parco” http://www.poetidelparco.it/. La silloge Inciampi e marcapiano è del 2011. Ha tradotto poesie di Rose Ausländer, Ingeborg Bachmann, Thomas Bernhard, Marica Bodrožić, Dietrich Bonhoeffer, Bertolt Brecht, Christine Busta, Paul Celan, Hilde Domin, Marie Luise Kaschnitz, Michael Krüger, Christine Lavant, Else Lasker-Schüler, Rainer Malkowski, Christian Morgenstern, Novalis, Alev Tekinay, Georg Trakl.






2 commenti:

Anna Maria Curci ha detto...

Felice dell'ingresso nella Stanza di Nightingale della poesia di Christian Morgenstern, rivolgo il mio ringraziamento a Federica Galetto.

Federica Galetto (Nightingale) ha detto...

Sono sempre felice di ospitare la grande Poesia e i traduttori che si prodigano in maniera davvero encomiabile nel tentativo di restituirci una bellezza che altrimenti andrebbe perduta. La lingua deve essere uno strumento duttile e indispensabile a diffondere l'arte e la cultura del/nel mondo. La lingua tedesca porta con sè un pathos unico e molto ben percettibile; grazie alle traduzioni di Anna Maria abbiamo avuto una preziosa chance di comprendere meglio una parte della cultura tedesca e per questo il mio ringraziamento va alla brava traduttrice e al suo impegno in questo senso. Quando vorrai Anna Maria, sarai sempre la benvenuta. Un caro saluto

Federica

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