La Poesia di Meth Sambiase si
racconta e si lagna, s’infervora e si redime, s’appende ai sogni e si rassegna, il tutto in un’atmosfera di
mesta rivoluzione che vuole vincere ma non dimenticare.
I versi brevi contengono le
verità del poeta, nell’intensità espressa con un piglio talvolta candido,
talvolta agguerrito di chi cerca una giustizia ed una verità non lontane ma
forse, proprio per questo irraggiungibili.
La vita, segreto e grata
soffocanti, tiene racchiusa in sé l’instabile e il non vissuto mentre le
illusioni persistono nel configurare percorsi di cui fidarsi ancora, in un rito
quotidiano votato alla speranza di una vittoria, una riuscita migliore.
I versi racchiudono molto desiderio di uscire
allo scoperto per riscattarsi dai tranelli dell’esistenza, la forza di imparare
ancora per sbagliare ancora, o forse di ritornare indietro e guardare ciò che si è
fatto e ricordarlo come fosse la prima volta.
Cammina da sola Meth, anche senza il conforto degli ideali comuni e dei
progetti. Pensa ad alta voce. Scende e sale in un percorso disseminato di
schegge che feriscono e guariscono, lenite dagli intenti di mostrarsi nella
luce e nel riscatto. Una Poesia fatta di
coraggio e lucida analisi che mai si perde nello sconforto ma rema contro e
avanza, in un senso circolare di vita perpetua e imperfetta che vale sempre,
comunque, la pena di essere vissuta.
Federica Galetto
(D’un tratto dovetti cantare –
e non sapevo perché.
-La sera però piansi lacrime amare.
Else Lasker-Schuler)
*
Storie si dondolano
si sentono tra le grate, si,
come altalene che oscillano e forano
ma la rimembranza è il viaggio d'andata
e la s'imbusta
io
tu
mai noi
forse un arcipelago forse un umano vulcano
una giornata che deve quadrare
una quadra, una conta
e conto uno
e conto un errore
uno specchio d’inganni
ma devo mostrarmi:
lascia che mi illuminino e possa risplenderti.
*
Anche i gatti sono sacri
seppur distratti, come mia madre di ventre
che mi ha perso quando sono nata
nella nidiata sotto un cavolo cupo
e non mi ha ancora ritrovata.
*
Insonne pensa all'inferno
che potrebbe essere vivo davvero
nell'oltre di un sonno perso
così l'immagina, tappando gli occhi le finestre,
dai segreti e dalle grate come meandri
soffocanti per l'immensa vita non vissuta,
in recessione di prudenza e stagni
dove dorme, e manualmente
s'oppone o si converte alle voglie
a groppa di cause perse e perdute
le radici d'illusioni malnate
in poco respiro, ruotando in ogive perfette.
Ruotante, ha comprato dei semi
e dei raggi di luce nuova
che appenderà perpendicolarmente
alla quadreria dell'ultimo letto,
quasi un capezzale del purgatorio
dove genuflettere e chiedersi perdono
ma Giuda era ad un tiro di schioppo
e ha figliato come le perle nei fiumi.
*
Allora lei, aspetta di risorgere
così tornando indietro bestemmierà su se stessa
artigliando con le unghie
ma il viaggio sarà breve
- siate comodi -
dalla riva del Nilo al suo delta
solo un volo di mosche
a perdersi in una resurrezione.
******
Due estratti da Leporis, (in)canti matrigni
******
Ho visto di notte il mio trapasso.
Ero al centro del vortice
tu mi sorpassavi
e quadravi la mia spirale.
Avevo un ragionevole ronzio
che mi assicurava al mondo
come anarchica sognatrice.
Mi hai indicato
e son caduta dalla tana delle spine.
*
E' nel limite
pur si gode la forma che dissolve
una curva piena d'acqua
e fra le mani le cosce, a contare
il trascorrere corporale del disgelo
e tu dici che la colpa è nell'essere
di marzo nata in sottoveste
ghirlanda di sirena in allarme
che gode a girare le spalle e gli abiti
a chiazze di chimera negli armadi;
il canto della nuova stagione
se arriverà, ne scioglierà di brina i sensi.
Biografia:
Meth è Simonetta Sambiase.
Studi artistici (MIchele Sovente come docente di Letteratura contemporanea) e la passione della scrittura. Ha vinto nel 2011 il Woman in Art, sezione poesia, presidente della giuria Milo De Angelis da cui nasce il libro con la raccolta vincitrice Coniugazione Singolare, postfazione della giuria del WIA
Nel 2012 è stata segnalata al premio Giorgi, ed è stata scelta nel concorso per la V edizione di 8 poetesse per l'8 marzo. E' fra i finalisti del premio Verba Agrestia X edizione 2012, II Posto al Concorso di Poesia Città di Fusecchio 2012.
Libri di poesie pubblicati: Tempo inaspettato e Una Clessidra di grazia, edizioni Rupe Mutevole.
Una Clessidra di Grazia ha ottenuto il terzo posto del premio Leandro Polverini del 2011.
A dicembre 2011, la plaquette Leporis (in)canti matrigni, edizioni Limina Mentis.
E' stata segnalata nel 2011 al XIII premio San Vitale di Bologna e al II Premio Franco Fortini
Varie partecipazioni in antologie, le ultime in uscita sono A che punto è la notte, Ai Propilei del cuore, Edizioni Cfr, e Il Coro, edizioni LunaNera.
Ha curato i progetti culturale di Duplice complice e Senza abbassare lo sguardo, Fibrarosa (inserito nei Biblioday 2012 di Reggio Emilia)
Tra le cose del passato, presenze in alcune antologie, fra le quali Fragmenta, della casa editrice Smasher, per il progetto di Ulteriora Mirari e alcune raccolte di Poesiaérivoluzione, Aletti Editrice, Edizioni Rei e Samperi editore; nel web, l'antologia erotica di Vir-Us.
Varie partecipazioni fra cui ama ricordare Le strade della Poesia di Guardia Lombardi e Poesia a strappo (Crema)
Cura la pagina poetica ElegiaStella sul sito RainStars.net, ed è redattrice del blog culturale WSF.
I suoi blog di poesie e pensieri vaghi sono su Io bloggo e WordPress
mail
5 commenti:
è per me un piacere ri-leggere qui da federica, meth.
la sua poesia è qualcosa che io stessa non so descrivere.
si fa sentire.
Commossa e felice
di averti trovata
in un privilegio di vita.
mi sembra che il sogno sia parte integrante di quello che scrivi ,d'altra parte. l'altra riva da cui instaurare un gioco di rimandi e di richiami. il che spiega la percezione tremula che ho di quello che ho letto di tuo stasera. una sorta di visione istabile , ma non fuori fuoco, dovuta ad una sorta di mutamento costante delle immagini che si susseguono una generando l'altra. per controcanto quindi trovo senso anche nel ricorso che fai alle figure della geometria ( cerchi,quadrature,spirali ) come a volere fissare questa istabilità o perlomeno ad incorniciarla affinchè non debordi nel non senso ( e di certo l'anarchia è una buona traduzione del non senso in una sorta di volontà di non schiavitù allo stesso )
comunque sicuramente abbiamo scritture diverse. la tua la trovo molto concentrata,addensata. quasi un grumo pulsante dove l'io non è attore ma origine ,radice ( amarognola,non c'è che dire ) ,punto di osservazione e conservazione.
samoa
Mi piace la profondità e l'eleganza di questo tuo camminare nei tunnel d'ombra,quella sensazione che mi arriva di una forza fiera che sa immegersi nella dissolvenza per poi tornare alla terra e all'aria a guardare sogno e incubo con la stessa consapevolezza. Per stile e immagini le ho sentite molto vicine a me, a quella scrittura che mi piace perchè ombrosa,appuntita e coraggiosa. Bianca
Il primo grazie è per l'usignolo padrona di casa. E' un onore stare nelle sue stanze.
Il secondo è per tutti voi che avete lasciato per me un'orma di parole che mi servirà da traccia per "leggermi" nei vostri occhi.
Di cuore, grazie a tutti.
Meth
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