Jan Van Eyck
IN THE GOLDEN CHAMBER OF ST. URSULA
Bones spiral outward
drenched in gold
small and thin, chicken or child
Golden chrysalis of pain
a stillness unbroken
by waves of thunder
That last night of Mary’s month
the sky dripped fire
and eleven thousand
Stars burned in the wayward streets
men phosphorescent
turned to little lumps of clay
In our hour of need, O Princess
did you spread wide
your ermine cloak?
NELLA CAMERA DORATA DI S. URSULA
Ossa a spirale che appaiono
fradice d’oro
piccole e sottili, di pollo o bambino
Dorata crisalide di dolore
un’immobilità ininterrotta
da onde di tuono
Quell’ultima notte del mese di Maria
il cielo gocciolava fuoco
e una squadra di cento
stelle bruciava nelle strade ribelli
uomini fosforescenti
mutavano in piccoli blocchi d’argilla
Nell’ora del nostro bisogno, O Principessa
Hai allargato il tuo ampio mantello
d’ermellino?
ASSUMPTION
A sudden whoosh!
of blue air under you
Earth dives away
Angels around you flying
Don't look down!
You're falling up
into the light
And a minute ago you lay dying
Heaven opens like a rose
to swallow you
Our last best hope
is to follow you
Into the sound of white wings sighing
How far is up
If you cannot see the ground?
ASSUNZIONE
Un fruscio improvviso!
D’aria blu sotto di te
La terra sommersa
Gli angeli ti volano intorno
Non guardare giù!
Stai cadendo
dentro la luce
e un minuto fa eri morente
Il paradiso si apre come una rosa
ad ingoiarti
La nostra ultima migliore speranza
è seguirti
nel suono di sospiranti ali bianche
Quanto lontano è quassù
Se non riesci a vedere il suolo?
TONIGHT
Tonight I give you twelve glass boxes
evenly spaced and lit from inside
you may name each one as you will
apostle or child
Tonight I give you a castle by a lake
and its blue, shattered double
I give you a stone sky
perfectly wrought in white
Tonight I give you the whole of this wide black river
and the moon not quite full
I give you the white domed church
innocent of tourists
I give you Monsieur Paul’s soft-lipped maidens
to comb with languorous brown fingers your hair
and knead your thighs with their feet
I give you the news about royalty
and all the best recipes
for eternal happiness
as read on the tube
I give you night kisses cold cheeks
pressed to yours
my heart
STANOTTE
Stanotte ti do dodici scatole di vetro
regolarmente disposte e illuminate all’interno
ognuna la puoi chiamare come vuoi
apostolo o bambino
Stanotte ti do un castello in riva al lago
e il suo doppio, blu e in frantumi
Ti do un cielo di pietra
finemente lavorato di bianco
Stanotte ti do tutto questo vasto fiume scuro
e la luna non ancora piena
Ti do la chiesa dalla cupola bianca
innocente di turisti
Ti do le fanciulle dalle labbra morbide di Monsieur Paul
per pettinare con languorose dita dorate i tuoi capelli
e massaggiare le tue cosce con i piedi
Ti do notizie sulla famiglia Reale
e tutte le migliori ricette
per l’eterna felicità
come si legge in metropolitana
Ti do baci notturni e fredde guance
premute alle tue
il mio cuore
TO CHRIST, THE BRIDEGROOM
They say I’m the bride but
You and I know, O best Beloved,
we know better.
The bride? This silly child
net curtain over her head
hands clasped in semblance of prayer
beaming bright-eyed laughing coquette
Who’s fooled?
But love’s all in earnest
All to thee, my heart.
O you, who loved little ones
Suffer this, your child-bride
to come, creeping softly
into your arms this night.
A CRISTO, LO SPOSO
Dicono che io sono la sposa ma
Tu ed io lo sappiamo, O mio Adorato,
lo sappiamo ancor di più
La sposa? Questa sciocca bambina
che gioca
con la tendina della finestra sul capo
le mani strette in una parvenza di preghiera
splendendo di civettuoli occhi radiosi e ridenti
Chi ha imbrogliato?
Ma l’amore è tutto in verità
Tutto per te, cuore mio
O tu, che hai amato i piccoli
Permetti questo, che la tua sposa-bambina
giunga, avanzando lievemente
questa notte fra le tue braccia
Grace Andreacchi
Traduzione di Federica Galetto
Grace Andreacchi scrive Poesia, Narrativa, Sceneggiature per il Teatro ("Non necessariamente in quest'ordine" precisa lei). La sua Poesia, ricca di riferimenti al Sacro, ha una musicalità gradevolmente retrò ma ancorata dai contenuti ad una contemporaneità disarmante,sottile,profonda. Si occupa di editoria e dirige la casa editrice no-profit Andromache Books. Nata e cresciuta a New York, ha vissuto a Parigi e Berlino ma vive attualmente a Londra.
I suoi siti:
https://sites.google.com/site/andromachebooks/
le mani strette in una parvenza di preghiera
splendendo di civettuoli occhi radiosi e ridenti
Chi ha imbrogliato?
Ma l’amore è tutto in verità
Tutto per te, cuore mio
O tu, che hai amato i piccoli
Permetti questo, che la tua sposa-bambina
giunga, avanzando lievemente
questa notte fra le tue braccia
Grace Andreacchi
Traduzione di Federica Galetto
Grace Andreacchi scrive Poesia, Narrativa, Sceneggiature per il Teatro ("Non necessariamente in quest'ordine" precisa lei). La sua Poesia, ricca di riferimenti al Sacro, ha una musicalità gradevolmente retrò ma ancorata dai contenuti ad una contemporaneità disarmante,sottile,profonda. Si occupa di editoria e dirige la casa editrice no-profit Andromache Books. Nata e cresciuta a New York, ha vissuto a Parigi e Berlino ma vive attualmente a Londra.
I suoi siti:
https://sites.google.com/site/andromachebooks/
3 commenti:
Saporosa come un libro antico, duttile come cera e profonda come un introvabile profezia.
Vera D'Atri
Sono testi profondi e di notevole intensità, incantata!
Trovo sempre molto interessante passare da qui e soffermarmi a leggere, mi da respiro e bellezza...
mirella
Grazie della vostra lettura e commenti. Grace è una poetessa molto molto speciale.
Federica
Posta un commento