Traducendo Einsamkeit
STANZE DEL NORD
SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO
ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS
A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale
EMILY DICKINSON
domenica 25 luglio 2010
FEDERICA GALETTO - POESIE da "SCORRONO LE COSE CONTROVENTO"
NON SO DIRE QUANTO ANCORA
Non so dire quanto ancora
s'invade la soglia di sole
o le ombre - scagliate da fuori
Le gesta paiono appena più miti
fra gorgogliare di suoni mai pesi
Ridotte corde infilate fra sassi
e speranze risorte di vuoti mai pieni
Aspetto che cambi la sera
Per quanto si dica, mai appare serena
né il giorno si sfrangia distratto
fra cenci e schermaglie
Le ore non sono che storie
Arsure di vita e fratte bagnate
Sempre rileggo un copione consunto
né posso stracciarne le trame o gettarle
Sono me, le rime le pause
i punti e i gobbi nascosti
Rileggo e rileggo che poi
mi addormento
Da sola
Il cuore contento
NULLA MI PIANGE DI PIÙ
Ma lente s'intersecano le opposizioni
gli istanti brutali d'agonia
le mosse a spezzare dignità complesse
Ritorni di fuoco ormai arsi
da disprezzo fossile
Non è la verità e lo so bene
che mi distrugge il solo verbo
lanciato come boomerang fra
costole e cuore
L'estate sorride
e al mio bene più caro solo abbracci
e baci sottili di rondini e sole
Se madre nell'ennesima potenza
dell'essere si spezza come vetro
di spergiuri vestiti di nero e rimasugli
sbordanti le ferite, conto
i luccicori delle mie viscere
in ogni giorno che mi abbandona
Nulla è più forte di questa
mano stretta
Nulla mi piange di più
se non l'attentato al parto fecondo
di un giovane seme attaccato alla mia gonna
un uomo in fasce che mi rischiara il sangue
Se anche dovessi morirne
LE PARODIE DEL DISGELO
Non mi giungono inoffensive
le parodie del disgelo
Avverto i singolari movimenti dell'oltre
nei secchi viatici
Rotonde le paure accartocciano un imprevisto
e della vita non mi cruccio
se non quando la sera ghiaccio
tra i fornelli e il buio di fuori
le nebbie dei vuoti e le tende bianche
Assecondarmi per non metterti alla porta
Da lontano l'esigenza chiede perdono
che a vivere si fa fatica
e non mi domando perché ci sono arrivata
a questa ruota ferma che mi distrae i sogni
Mettendo un solo accento sui vizi
raccolgo infinitesimali briciole di luce
mentre sto come la notte sui pendii
nell'accartoccio di semine malate
mai riuscite come la polvere dopo la pioggia
Ho paura a tenerti che non so stringerti
vorrei diluirmi e consolidarmi
Anche senza passato
LE ORE NON SONO AL POSTO GIUSTO
Le ore non sono al posto giusto
né i minuti straziano di meno
al lume d'un mozzicone di cera
che non si vede e non respira
dietro i tendoni spessi d'apparenza
Restano a guardare le attese
Mai senza un calice pieno a brindare
ché l'effetto finale si contorce
in un marchio che pare mai ripulirsi
I segni seguitano a incidere
Le ore non sono al posto giusto
né i ritardi ottusi comandano i battiti
dei polsi, le vene aperte
Le conclusioni, le inadeguatezze
Non c'è una sola quiete
che bruci in questa stanza
Federica Galetto © - da "Scorrono le cose controvento" - Edizioni Lietocolle 2010
Etichette:
autori,
autori italiani,
estate 2010,
federica galetto,
libri di poesia,
Lietocolle,
poesia,
poesia italiana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
complimenti Federica, testi molto coinvolgenti e interessanti, davvero brava!
un abbraccio e un in bocca al lupo
mire
Grazie Mirella, apprezzo molto il tuo interesse al mio lavoro e ne sono lusingata. Un abbraccio
Federica
Mi sono piaciuti molto, Federica, il video di "Scorrono le cose controvento", la poesia, le immagini e la musica.
Per la poesia avrei bisogno di leggere meglio il testo scritto. E' possibile?
Alberto Mancini
Grazie Alberto. Puoi leggere il testo della poesia qui:
http://www.lietocolle.info/it/f_galetto_videopoesia_scorrono_le_cose_controvento.html
Un caro saluto
Nightingale
Posta un commento