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lunedì 8 marzo 2010

8 MARZO - FESTA DELLA DONNA - una poesia di Gioconda Belli

Redon - Beatrice
Sempre questa sensazione di inquietudine
Di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle e domani sarà la tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata di rassettare questa o quella stanza,
di cucire,andare qua e là a fare commissioni,
e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
creare la mia felicità con ingredienti da ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo,
sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti in cui si annida una donna
che avrebbe voluto essere uccello, mare, stella,
ventre profondo che dà alla luce Universi splendenti
stelle nove…e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,
bianchi bioccoli di cotone,raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno e mi fanno desiderare di gonfiarmi come un pallone
per contenere il Mondo, la Natura, per assorbire tutto
e stare ovunque, vivendo mille e una vita differente…
Ma devo ricordarmi che sono qui e che Continuerò ad anelare,
ad afferrare frammenti di chiarore,a cucirmi un vestito di sole,
di luna,il vestito verde color del tempo con il quale ho sognato
di vivere un giorno su Venere.
Gioconda Belli


1 commento:

elina ha detto...

una poesia che vola tra stanze e abitudini "modernamente arredate"

bella e impreziosita da una "vaporosa" freschezza

ciao Federica
Elina

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