Traducendo Einsamkeit
STANZE DEL NORD
SCORRONO LE COSE CONTROVENTO di FEDERICA GALETTO
ODE FROM A NIGHTINGALE - ENGLISH POEMS
A LULLABYE ON MY SHOULDER di Federica Nightingale
EMILY DICKINSON
domenica 21 novembre 2010
VENTO D'INVERNO
Se a mettere il fiato nel tuo bavero alto stento
Allora, cosa mai reciderò questa volta
se non l’inedia di un salto fra le messi
di una gloria concepita e mai nata
Non me ne farò nulla delle brume acquose
dei tuoi occhi blu di Scozia
se a me
senza sciarpa e senza scialle
non provvederai
come per le bambine e le figlie adorate
le altisonanti madri del sacrificio
Ausculto sprimacciando il passato
le idee in voga allora e oggi
senza che alcun rimescolio s’infili
Dolente di incerta provenienza quel
borbottio breve dalle tue labbra strette
mi spinge lontano dal calore
e mi strema come neve sulle mani
Brucia attaccato ai sogni
Saprei dire bene cosa è nel mio pensiero
saprei attendere preparando minestrine
ma tu vuoi costruire cattedrali senza
toglierti il cappotto
e vuoi remare in mari ignoti senza
mai voltarti ad aspettarmi
non prendermi le spalle per cullarmi
non rendermi fragile di fragile creta
per modellarmi in carta e carne ardente
Le spinte del giorno s’accasciano alle gote
dietro vetri neri nottetempo
le sequoie che nascondo nel ventre oscillano
gracidano le rane oltre lo stagno
La rosa è intatta
Senza perdita di colori e petali
giace ancora con spine sul mio collo
Le bende le ho disfatte come vento d’inverno
fra le siepi
Le ho deposte sul cuore come vento d’inverno
sui pendii
Le regole sono poche e misere
eppure neanche l’aorta che pulsa le sgrana
Chiare
Placide
Indispensabili
Come vento d’inverno t’ammanto d’oblio
Se mai vorrai obliarmi
Federica Galetto ©
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2 commenti:
notevole questa questa poesia, struggente e bellissima!
mi piace passare da qui, si respira sempre poesia, dolce malinconia, bellezza...
Grazie di cuore Mirella;se passerai di qui troverai sempre il fuoco acceso e sarai sempre la benvenuta. Un abbraccio
Federica
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