Da “PRESENTE IMPERFETTO” di Angela Greco
Ad altre me
molteplici e infinite
- frattali naturali
che sempre più intimamente soggiornano -
risuono stanca incantatrice di serpenti
differenti melodie
tronfie delle medesime melense note
E mai mai mai
dal veleno di clonati errori
traggo il siero medicamento.
Non te non amo
ma quanto tu non sei
che in te intravedo
diorama introspettivo di questo vuoto
che in essenziale tonfo
le mie suppliche
accoglie.
molteplici e infinite
- frattali naturali
che sempre più intimamente soggiornano -
risuono stanca incantatrice di serpenti
differenti melodie
tronfie delle medesime melense note
E mai mai mai
dal veleno di clonati errori
traggo il siero medicamento.
Non te non amo
ma quanto tu non sei
che in te intravedo
diorama introspettivo di questo vuoto
che in essenziale tonfo
le mie suppliche
accoglie.
* * *
Non sei più
dell’eolica sillaba
che voluttuosi petali trattiene
avvicina pollini fecondi
verso maggior recettivi amplessi
Più non sei
della liquida forza
che dense rive genera
bianca di schiuma furente cavalla indomita galoppa
su confini dal tempo ingannati
e orme effimere di antica rena proietta
Non sei più
del viscerale mantello del dio zoppo
che da uteri di secoli ancora gravidi
giorni e notti partorisce al contempo
esalando anossici respiri
impietrendo quotidiane armonie
Più non sei
di questa immateriale intangibilità
atomica assenza intimamente fissata
generatrice
di molteplici infiniti.
dell’eolica sillaba
che voluttuosi petali trattiene
avvicina pollini fecondi
verso maggior recettivi amplessi
Più non sei
della liquida forza
che dense rive genera
bianca di schiuma furente cavalla indomita galoppa
su confini dal tempo ingannati
e orme effimere di antica rena proietta
Non sei più
del viscerale mantello del dio zoppo
che da uteri di secoli ancora gravidi
giorni e notti partorisce al contempo
esalando anossici respiri
impietrendo quotidiane armonie
Più non sei
di questa immateriale intangibilità
atomica assenza intimamente fissata
generatrice
di molteplici infiniti.
* * *
Danzano inquiete
Ombre
alle spalle
Ombre
alle spalle
Dal giardino di pietra sfuggite
dov’erano imprigionate
Sberleffi arlecchini
in vortici ottusi
Trascinano la domestica notte al guinzaglio
Tessere di sonno ammaccato
compongono un riposo bastardo
Danzano e inquietano
Ombre
beffarde
Che per mano conducono
Al giardino di pietra
dove restiamo imprigionati.
dov’erano imprigionate
Sberleffi arlecchini
in vortici ottusi
Trascinano la domestica notte al guinzaglio
Tessere di sonno ammaccato
compongono un riposo bastardo
Danzano e inquietano
Ombre
beffarde
Che per mano conducono
Al giardino di pietra
dove restiamo imprigionati.
* * *
Solo io
Ora
Resto qui
A ricordare
Tra lacrime
Di speranza.
Ora
Resto qui
A ricordare
Tra lacrime
Di speranza.
Angela Greco ©
Biografia:
Angela Greco nasce a Massafra il primo maggio del 1976 e qui nel centro storico ancora abita e vive e ama il suo novello sposo e il suo anziano cane. E’ un perito agrario innamorata del Sud, della Murgia che sente “sua”, dei suoi cavalli, del suo cielo e dei suoi colori.
La poesia entra a far parte della sua esistenza – o, magari, si è solo rivelata in quel momento!- poco prima delle scuole elementari grazie al suo babbo che, per gioco, le fa conoscere una lirica di Carducci, non molti anni dopo rivelatasi quasi profetica; alla mamma foggiana e franco-provenzale, invece, deve la passione per l’Arte e per la scrittura. Nel 2008 ha pubblicato, insieme con Lilla Rogèc, “Ritratto di ragazza allo specchio” - Lupo Editore – una raccolta di racconti, che segna il suo esordio in prosa e le fa assegnare il premio “Ignazio Ciaia”.
Una breve silloge, che copre un arco temporale di quasi cinque anni e dalla quale provengono le poesie qui presentate è, invece, stata stampata in proprio sempre lo stesso anno con il titolo provvisorio e veritiero di “Presente Imperfetto – randagismo poetico di A.Greco”.
Attualmente continua il suo percorso cognitivo delle generazioni poetiche dal secondo dopoguerra ad oggi ed è di prossima pubblicazione la sua prima raccolta di liriche.
1 commento:
cercando Angela, si potrebbe dire che sono qui per conoscerla.
ho fatto bene, leggo ottima poesia.
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