NADIA CAVALERA, VITA NOVISSIMA, (Bollettariolibri 1992), 101 poesie accompagnate da un’ audiocassetta, con letture dell’Autrice. Una parte su youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=H0sqIp2-TqU
http://www.youtube.com/watch?v=H0sqIp2-TqU
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un treno grande seno arieno (: albergo di stento mantenimento avvento) il
viaggio è omaggio gratuito l'oltraggio che oltraggia ad oltranza più procede
meno è capace in corsa forza zonale ai più non piace falla fallisce la manna
fetida a strisce incalla lo stupro di stupore malore il facchino recuperato
burattino di situazione s'è cingolato al carrozzone rullano cinetiche le mani a
compassione (: metastabile erroso erratico errore) di nascosto al suo posto trade
traduce tradisce ama le bisce guizza la mela vizza della prima era (: lontana sei
mia eva) il controllore ad ore schiocca lustra la frusta regala rose di more e luca
intanto imbruca straluca non va in buca la notte son orbe botte scoppierà
improvvisa sempr'invisa di nuova luce circoncisa è solo attesa vilipes'impresa
d'infinita resa a ricominciare per case si può ballare cantare risopenoso in
dementia progettare licentia di giocare a palla i ricordi vagolano numinosi la
galla i miei i tuoi i suoi in-Iusioni sfar-falli ad-Iucem-azioni probabili vani casi
stra-visi-oni (: troppi sono già nei falsi burroni)
viaggio è omaggio gratuito l'oltraggio che oltraggia ad oltranza più procede
meno è capace in corsa forza zonale ai più non piace falla fallisce la manna
fetida a strisce incalla lo stupro di stupore malore il facchino recuperato
burattino di situazione s'è cingolato al carrozzone rullano cinetiche le mani a
compassione (: metastabile erroso erratico errore) di nascosto al suo posto trade
traduce tradisce ama le bisce guizza la mela vizza della prima era (: lontana sei
mia eva) il controllore ad ore schiocca lustra la frusta regala rose di more e luca
intanto imbruca straluca non va in buca la notte son orbe botte scoppierà
improvvisa sempr'invisa di nuova luce circoncisa è solo attesa vilipes'impresa
d'infinita resa a ricominciare per case si può ballare cantare risopenoso in
dementia progettare licentia di giocare a palla i ricordi vagolano numinosi la
galla i miei i tuoi i suoi in-Iusioni sfar-falli ad-Iucem-azioni probabili vani casi
stra-visi-oni (: troppi sono già nei falsi burroni)
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si lulleva lulù au début pour la soubrette che rampant lapinette avec le sot
tillett'in dépliant e il guardo fritto lassivo entro le palle d'omne oculo fiso avait
bien servi oubliant sul moment ma mirette e musette che la requête était du
guéridon col guiderdon e I'exécution du barman che qui si merita un'ode
immédiatement [: da federico II in poi la falconeria dicono (ma molti sarà per
liberalismo ecologico non sottoscrivono) è un'arte: necessita di un falconiere
con pugno a guanto e di un falco pellegrino cuculo grillaio anche un astòre e
credo come vedo un comune domestico pennuto docile arrendevole ben
addestrato all'occorrenza castrato dimesso messo stracompromesso e
disdicevole con quella sua testa di cuoio]
tillett'in dépliant e il guardo fritto lassivo entro le palle d'omne oculo fiso avait
bien servi oubliant sul moment ma mirette e musette che la requête était du
guéridon col guiderdon e I'exécution du barman che qui si merita un'ode
immédiatement [: da federico II in poi la falconeria dicono (ma molti sarà per
liberalismo ecologico non sottoscrivono) è un'arte: necessita di un falconiere
con pugno a guanto e di un falco pellegrino cuculo grillaio anche un astòre e
credo come vedo un comune domestico pennuto docile arrendevole ben
addestrato all'occorrenza castrato dimesso messo stracompromesso e
disdicevole con quella sua testa di cuoio]
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quest'occhi miniati di reticoli rossi in vagheggio vergati ragnati sono I'ultimo
tuo cadeau il flocon di quello spirto al caveau mancato che la luce agl'occhi
m'ha negato l'ho ingoiato sfracellato corpizzato (: i vetri all'interno a
perno cliccati me l'hanno in fricassea desnaturati)
tuo cadeau il flocon di quello spirto al caveau mancato che la luce agl'occhi
m'ha negato l'ho ingoiato sfracellato corpizzato (: i vetri all'interno a
perno cliccati me l'hanno in fricassea desnaturati)
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inginocchiato cunocchi'abbracci'al laccio e mi faccio la spocchia lavato
stralavato persino candeggiato profumato sono lordato i tordi nei fiordi e i torti
molti e colti mi potranno nel becco impiccare spranga con la vanga la porta
d'entrata lulù mi'amata perché ad altri il pegno per il regno io non debba pagare
(: a uguale vita uguale morte in sorte)
stralavato persino candeggiato profumato sono lordato i tordi nei fiordi e i torti
molti e colti mi potranno nel becco impiccare spranga con la vanga la porta
d'entrata lulù mi'amata perché ad altri il pegno per il regno io non debba pagare
(: a uguale vita uguale morte in sorte)
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quersprung dopo lo svacco macco non m'ammacco sono si un po' fiacco la
kerrnesse stress così da press anch'un lovelace ma non dico per me aurato
santo e non è un vanto solo duro canto magari avessi tu rotto l'impianto lulù
con del ragù (: t'ho svelato il mio atout )
kerrnesse stress così da press anch'un lovelace ma non dico per me aurato
santo e non è un vanto solo duro canto magari avessi tu rotto l'impianto lulù
con del ragù (: t'ho svelato il mio atout )
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mi tratt'imbratti skarotti sfratti come un qualsiasi quastasi in perfetta stasi
che statizza l'estasi e strizza la frizza che mi perviene dall'ossessiva visione
di quel film a rallentatore che mi stizza [: dài mangiamoci una pizza: m'hanno
detto che da fini le fanno buone tanto rusticone (: i miei gioielli sono tutti
inceppati come in sogno)]
che statizza l'estasi e strizza la frizza che mi perviene dall'ossessiva visione
di quel film a rallentatore che mi stizza [: dài mangiamoci una pizza: m'hanno
detto che da fini le fanno buone tanto rusticone (: i miei gioielli sono tutti
inceppati come in sogno)]
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siccome del mondo siamo ombra che senza luce ruce truce il vivo splendor
sol'altrove luc'e struce (: tutto ciò è rifiutato da chi fa dell'analisi logica
l'oggetto principale della filosofia e se l'intelletto non può dare risposte
definitive a gravi interrogativi non c'è altra via più alta)
sol'altrove luc'e struce (: tutto ciò è rifiutato da chi fa dell'analisi logica
l'oggetto principale della filosofia e se l'intelletto non può dare risposte
definitive a gravi interrogativi non c'è altra via più alta)
Nadia Cavalera ©
Biografia:
Nadia Cavalera vive e lavora a Modena.
OPERE VERBO-VISIVE"Imprespressioni", Lecce, 1970 -71; "Adriana", Galatone, 1972; "Golphes de Genes", Brindisi, 1975; "Sospensioni", Brindisi, 1980.VOLUMI"I palazzi di Brindis"i, Fasano, Schena, 1986; "Amsirutuf: enimma", Torino, Tam Tam, 1988; "Vita novissima", Modena, Bollettario libri, 1992; "Ecce femina", Napoli, Altri termini, 1994; "Americanata", Modena, Bollettario libri, 1994; "Nottilabio", Roma, La città della luna, 1995; "Brogliasso", Modena, Gheminga libri, 1996; "Salentudine", Venezia, Marsilio, 2004; "Superrealisticallegoricamente", Roma, Fermenti, 2005
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1 commento:
IL GESTO DUPLICE DI NADIA CAVALERA
La dimensione "antifrastica" in cui la forma ha sempre a che fare con una rimozione ha, nella poesia di Nadia Cavalera, una duplicità del gesto che tende il sintagma tra la "messa in miniatura" di un Barberi Squarotti e la "carica flagrante" larga e ardita, per questo romantica o postromantica, se si può dire, che può esserci nella poesia di Mariella Bettarini e di Andrea Genovese.
V.S.GAUDUI
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