Vi propongo una poesia scritta a quattro mani da me e Sandro Fracasso, che ringrazio. Il suo blog http://blog.libero.it/Poemsforfood/view.php?nocache=1253732385
Moniti d'argini e geli
fili inconsulti spostano un gregge
per far corpo cieco al dubbio schietto
fuor di camionetta due colpi
non spari non schiocchi
remano disfatte in tremore
doglie sopraffatte dai cieli spenti
covano gli assalti decisi al massacro
ma nemica dell'anima resta la paura
trafitta l'orda d'odio si apre un giogo
e risorge l'idea più affannata
d'un silenzio appassito fra le ciglia bagnate
sei tu o almeno lo eri
nei ricordi fiochi di un’estate vergognosa
quando dell’attesa si fece vendetta
e cauti insonni si riversarono
sui nostri corpi gelidi
paglia e fango a nutrir la risma
di plotoni assidui al deliquio
decapitata la notte sulla gola
fra berette giocattolo a incappucciare
i secondi
dai lombi erano le brame sfinite ad urlare
e stantie comete di lento passaggio
edulcorate scemavano
i detriti di un passato a limar le foglie
nel gelo sfigurate
Che sia un alito a risucchiare il cielo
Sandro Fracasso, Federica Nightingale ©
6 commenti:
Esistono software che generano a caso vocaboli che sono in grado di comporre una poesia del genere.
Ah si? Signor Anonimo, che meraviglie ci rivela.
Le stesse meraviglie che ci rivela la vostra poesia, più o meno, signora Federica. Guardi, non ho intenzione di offendere nessuno perchè penso che Lei e il signor Fracasso ci abbiate messo impegno e pure del tempo per scrivere quest'opera, e non metto nemmeno in discussione che a Voi persino piaccia, ma se almeno uno dei vostri intenti era comunicare o suscitare emozioni, temo che non ci siate andati neanche vicini, mi faccia sapere se il vostro intento era qualche altro. Cordiali saluti
Vede, Sig. Anonimo, credo che ognuno di noi percepisca e viva in modo diverso ogni tipo di emozione. In questo caso Lei non ha percepito nulla, o almeno nulla di positivo. Capita. E per fortuna dico io, altrimenti se così non fosse tutto si ridurrebbe ad una mera omologazione, una finta teorica, un bluff. I gusti poi sono anch'essi vari e variegati, ed è il lettore che trasforma a proprio piacimento ciò che legge, in base a criteri estranei a quelli dell'autore. Questo io credo e penso. Grazie per i suoi interventi anonimi. Buon proseguimento.
Mmmm… Signora Federica, sono profondamente spiacente ma definire la Sua ultima risposta come la fiera delle banalità è riduttivo. Come se non lo si sapesse che “ognuno di noi percepisca e viva in modo diverso ogni tipo di emozione” o che” i gusti poi sono anch'essi vari e variegati”. Che poi sia “il lettore che trasforma a proprio piacimento ciò che legge” questa vorrei proprio sapere chi gliel’ha raccontata, ma ancor più come Lei riesca a trasformare un testo a piacimento, (attenzione, non elaborandolo con la propria cultura ma ad libitum, olè!), perché sono sicuro che tale dote, se appresa, possa venir utile sia nella vita di tutti i giorni, magari nello sfogliare un regolamento condominiale, sia perché così la prossima volta che leggerò un opera come la Sua avrò gli strumenti per trasformarla in un capolavoro.
Davvero non voglio polemizzare o mancarLe di rispetto, ma Le avevo offerto su un piatto d’argento un autogoal colossale e Lei non se n’è accorta. Bastava farmi notare che se Le avevo scritto, la Sua poesia aveva già in qualche modo centrato l’obiettivo di un opera d’arte, suscitare emozioni, anche negative… Quanto alle emozioni positive, ritenti: sarà più fortunata e quanto all’Anonimo, che nelle Sue risposte rimarca pruriginosamente, se mi fossi firmato Mario Bianchi, Roger Ebert, Kaikhosru Shapurji Sorabji o Rumpelstiltskin le sarebbe cambiato qualcosa? Se “Anonimo” le ha dato fastidio lo trasformi a Suo piacimento e magari ci faccia una poesia in dimetro giambico. Cordiali saluti Engelbert Humperdinck
Lei voleva che Le facessi notare ciò che a me non interessava farLe notare. Non penso inoltre che questo "esercizio" a quattro mani sia un'opera d'arte, è quello che è, nel bene e nel male, frutto di una collaborazione estemporanea con un poeta con il quale avevo contatti al'epoca dello scritto. Ho scritto senz'altro cose migliori ma questo lo dico non per convincerLa di qualcosa, ma perchè ritengo sia così. Sa, il fatto che Lei non si firmi mi indispone solo perchè io quando scrivo in Rete mi firmo sempre, ci metto la mia faccia e la mia immagine, non mi nascondo dietro un Anonimo senza volto. Mai. Sarà per questo che pruriginosamente gliel'ho fatto notare. Ad ogni buon conto non ho mai pensato, in buona fede, che Lei volesse mancarmi di rispetto, la critica è sempre la benvenuta e le mie risposte sono sincere, senza pretese di voler compiacere o offendere nessuno. Quindi La ringrazio per i suoi interventi, a prescindere dal loro contenuto e dal suo strano senso dell'umorismo che, comunque, non guasta Sig. Engelbert.
Posta un commento