DANZAVA L’AURORA
Valle di quaglie Sonora
Le chiocciole d’alba
In acqua di rugiada.
Mattino inzuppato di notturno.
Mattinali sentieri umani
tra passeri di campo e ortolani,
strillozzi, saltimpali
e usignoli.
Danzava l’aurora,
aurora rosata, aureolata,
alba iridata
in ciel di cristallo
PIOGGIA
Terra d’acqua piovana.
Un tremulo di foglie
di pioppo.
Scia di vento
E grigio di nuvole.
SERA
Un suonar di raganelle
per strade del vento.
Così quest’ora lontana
dalla folla
su vie di preghiera.
Gruccioni in cielo passeggeri
presso un tramontare nel silenzio.
Nei prati fiori incollati,
colchici, calici viola,
torna qualcosa nelle vallate:
un manto regale.
Poi l’arco del giorno si chiude.
Passato, presente, futuro.
Su terra dei mondi scomparsi
salgono ricordi
e stanche orazioni d’imbrunire.
ANTENATI
Ripide e asmatiche
strade inasprite dei campi.
Tregua di ombre
fra due continui sentieri
nel sole di fuoco.
Cammini d’amore
con alberi di fede.
Arnesi vincastri fedeli
e caparbi pensieri
compagni.
CANTO D’USIGNOLO
Sovrano regnava
lo spirito di canto d’usignolo.
Lirico mondo levato e posato
su rami, su erba
e su foglie d’alloro.
Vita sui colli,
su vie dei borghi
e giù per le valli, sui monti:
Acque
su vasta mia terra
di erba e fumo e sabbia
e pianto di fuochi.
Carlo Odisio ©
Biografia:
Carlo Odisio nasce a Gabiano (Al) nel 1929, da famiglia gabianese da generazioni.
Autodidatta, compose le prime poesie a vent’anni.
Numerose sono le segnalazioni ricevute nei vari concorsi letterari nazionali.
Si esprime in campo letterario e musicale.
Attualmente, in pensione, gestisce la biblioteca civica di Gabiano.
Di profonda fede cattolica ha composto una raccolta di inni e lodi religiose.
Scrive un diario costantemente ogni giorno da circa cinquant’anni.
Per informazioni o contatti con l’autore scrivete a federicanightingale@gmail.com
Indicando nell’oggetto “Carlo Odisio”.
Valle di quaglie Sonora
Le chiocciole d’alba
In acqua di rugiada.
Mattino inzuppato di notturno.
Mattinali sentieri umani
tra passeri di campo e ortolani,
strillozzi, saltimpali
e usignoli.
Danzava l’aurora,
aurora rosata, aureolata,
alba iridata
in ciel di cristallo
PIOGGIA
Terra d’acqua piovana.
Un tremulo di foglie
di pioppo.
Scia di vento
E grigio di nuvole.
SERA
Un suonar di raganelle
per strade del vento.
Così quest’ora lontana
dalla folla
su vie di preghiera.
Gruccioni in cielo passeggeri
presso un tramontare nel silenzio.
Nei prati fiori incollati,
colchici, calici viola,
torna qualcosa nelle vallate:
un manto regale.
Poi l’arco del giorno si chiude.
Passato, presente, futuro.
Su terra dei mondi scomparsi
salgono ricordi
e stanche orazioni d’imbrunire.
ANTENATI
Ripide e asmatiche
strade inasprite dei campi.
Tregua di ombre
fra due continui sentieri
nel sole di fuoco.
Cammini d’amore
con alberi di fede.
Arnesi vincastri fedeli
e caparbi pensieri
compagni.
CANTO D’USIGNOLO
Sovrano regnava
lo spirito di canto d’usignolo.
Lirico mondo levato e posato
su rami, su erba
e su foglie d’alloro.
Vita sui colli,
su vie dei borghi
e giù per le valli, sui monti:
Acque
su vasta mia terra
di erba e fumo e sabbia
e pianto di fuochi.
Carlo Odisio ©
Biografia:
Carlo Odisio nasce a Gabiano (Al) nel 1929, da famiglia gabianese da generazioni.
Autodidatta, compose le prime poesie a vent’anni.
Numerose sono le segnalazioni ricevute nei vari concorsi letterari nazionali.
Si esprime in campo letterario e musicale.
Attualmente, in pensione, gestisce la biblioteca civica di Gabiano.
Di profonda fede cattolica ha composto una raccolta di inni e lodi religiose.
Scrive un diario costantemente ogni giorno da circa cinquant’anni.
Per informazioni o contatti con l’autore scrivete a federicanightingale@gmail.com
Indicando nell’oggetto “Carlo Odisio”.
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